Welfare & Lavoro

Un crowdfunding per rendere trasparente la ricostruzione

Finanziato da una campagna di crowdfunding, Ricostruzione Trasparente, punta a creare una piattaforma che permetta ai cittadini di monitorare personalmente i flussi di denaro destinati alle zone colpite dal sisma in Centro Italia

di Redazione

Monitorare i destinatari, i fornitori e le imprese che interverranno nella ricostruzione. È questo l’obiettivo di Ricostruzione Trasparente, una piattaforma comunitaria che permetterà ai cittadini di controllare il flusso di denaro impiegato per risollevare i territori colpiti dai terremoti in Centro Italia.

L’obiettivo è fondere i metodi partecipativi, tecnologici e innovativi di Confiscati Bene ed Albo POP per far nascere una piattaforma unitaria e comunitaria destinata a raccogliere, analizzare e rendere fruibili a chiunque i dati grezzi e le analisi sul monitoraggio della ricostruzione che, secondo il Decreto Legge n. 189 del 17 ottobre 2016, prevede un risarcimento del 100% anche per i privati danneggiati dal sisma (art. 5) oltre che il finanziamento di numerose opere pubbliche.

Finanziato grazie ad una campagna di crowdfunding, il progetto è stato selezionato da Banca Etica per essere ospitato dalla sua piattaforma, con il diritto ad avere una donazione pari massimo al 25% dell'obiettivo di raccolta del progetto presentato, che verrà conferita al raggiungimento del 75% del budget. Ricostruzione Trasparente ha già raccolto oltre 5mila euro, coinvolgendo 130 donatori e punta così a raggiungere i 15mila euro.

Promosso dall’Associazione Ondata, il progetto si fonda su alcune delle esperienze principali dell’associazione Ondata quali Confiscati Bene per il monitoraggio dei beni confiscati alle mafie e Albo Pop, un’iniziativa promossa da Andrea Borruso, presidente di Ondata, attraverso la quale una ricca comunità di attivisti digitali cerca soluzioni tecnologiche per rendere più facilmente fruibili gli albi pretori dei propri Comuni. Partner principale dell’iniziativa, ActionAid.


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