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Scuola: 830 milioni per dieci azioni su cui il non profit ha molto da dire

Il MIUR ha individuato dieci aree su cui investire: alternanza scuola-lavoro, integrazione e accoglienza, sport, educazione alimentare, impresa sociale, cooperativa e di comunità. In arrivo 830 milioni di euro. Parte una consultazione online: «Vogliamo raccogliere buone pratiche e consigli per la costruzione degli avvisi».

di Sara De Carli

«Una scuola aperta, inclusiva e innovativa»: così il MIUR ha riassunto gli obiettivi delle dieci azioni che saranno finanziate nei prossimi mesi. In arrivo, per le scuole, ci sono 830 milioni di euro legati ai fondi strutturali europei, nell’ambito del PON 2014-2020. Il budget complessivo per i sette anni supera i 3 miliardi di euro e ad oggi, un anno dopo il lancio, sono già stati avviati interventi per oltre 500 milioni, in particolare per l'ampliamento e l'adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN e la creazione di ambienti digitali di apprendimento.

Ma quali sono ora, in questa seconda tranche di bandi, le dieci aree su cui si è scelto di investire? Facendo una graduatoria "per soldi sul piatto", al primo posto c’è il rafforzamento delle competenze di base (180 milioni di euro, è anche il primo avviso in arrivo, per il 20 febbraio 2017), ovvero il finanziamento di quegli interventi che puntano a potenziare le competenze in italiano, matematica, lingue straniere, scienze: quelle competenze che contrastano quel preoccupantissimo analfabetismo funzionale per cui in Italia (le stime famose sono di Tullio De Mauro) un adulto su due non capisce ciò che legge, pur essendo in grado di leggere. Avere queste competenze di base è – come è semplice comprendere – il primo strumento per compensare gli svantaggi culturali, economici e sociali e anche per ridurre il fenomeno della dispersione scolastica.

Il secondo bando, per volume dei finanziamenti, è quello per l’alternanza Scuola-Lavoro. In arrivo ci sono altri 140 milioni, con avviso in uscita il 28 marzo 2017. L’alternanza scuola-lavoro è una delle novità di punta della legge 107 sulla Buona Scuola: l’azione prevede la costruzione di reti locali per un’alternanza di qualità e incentivi alla mobilità delle studentesse e degli studenti. Sono invece 120 i milioni in arrivo con l’avviso dedicato alle competenze di cittadinanza globale (il 17 marzo 2017): educazione all’alimentazione e al cibo; benessere, corretti stili di vita, educazione motoria e sport; educazione ambientale; cittadinanza economica; rispetto delle diversità e cittadinanza attiva… sono questi i temi al centro del bando che punta a formare cittadini consapevoli e responsabili in una società moderna.

Cifre più contenute, ma di tutto rispetto, per gli altri bandi: che sono però un bel segnale di attenzione a temi importanti. Le scuole potranno realizzare progetti per l’integrazione e l’accoglienza, dedicati ad approfondire la conoscenza del fenomeno migratorio, lo sviluppo di approcci relazionali e interculturali, creando spazi e momenti di socializzazione e scambio: per questo ci saranno 50 milioni e l’avviso uscirà il 31 marzo 2017. Altri 80 milioni sono per approfondire la cultura, i valori e i percorsi europei, anche attraverso esperienze all’estero, sempre 80 per sensibilizzare gli studenti alla tutela del nostro patrimonio culturale, artistico e paesaggistico, valorizzando al meglio la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare. Ci sarà anche spazio per l’educazione all’imprenditorialità (50 milioni, avviso l’8 marzo 2017), con attenzione a tutte le dimensioni dell’imprenditorialità: quella classica, quella a finalità sociale, quella cooperativa e di comunità.

Altri 40 milioni sono per l’orientamento, un punto debole delle nostre scuole, con interventi rivolti agli alunni dell’ultimo anno delle scuole secondarie di I grado e degli ultimi tre anni delle scuole secondarie di II grado. Infine la cittadinanza e creatività digitale (80 milioni, avviso il 3 marzo 2017) per formare ad un uso consapevole della Rete e dieci milioni per la formazione degli adulti (è il secondo bando in arrivo, previsto già per il 24 febbraio 2017), per promuovere progetti in rete che innalzino il livello di formazione degli adulti in un’ottica di apprendimento permanente.

«Questo è un investimento di tutto il Paese per tutto il Paese. Vogliamo rendere la scuola agente del cambiamento: affinché sia strumento di pari opportunità e mobilità sociale, formi cittadine e cittadini capaci di affrontare l’innovazione e trasformarla in opportunità, cresca nuove generazioni consapevoli, attive, responsabili in un’ottica di cittadinanza globale», ha detto la ministra Valeria Fedeli. Nel metodo, la prima novità è che tutte le date dei bandi in uscita nei prossimi due mesi sono già state rese note: nell’anno passato i docenti progettisti si sono ritrovati alle prese con un tourbillon di bandi ravvicinati e la difficoltà di seguire tutto (oltre al lavoro in classe), tanto che a volte hanno rinunciato solo per questo motivo. Questa volta invece organizzare e pianificare la partecipazione sembrerebbe più semplice. Parte inoltre, sul sito dedicato, una consultazione online e offline: «Vogliamo raccogliere buone pratiche, idee, modelli e consigli utili per la costruzione degli avvisi specifici. Scrivici, e se fai parte di un’organizzazione, chiedi di partecipare alle audizioni tematiche». Fatevi avanti, su questi dieci temi anche il terzo settore ha molto da dire.

Foto Tomas Sobek/Unsplash


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