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Riace, un’utopia divenuta realtà

Nel paese calabrese, luogo storico di emigrazione, arriva un barcone carico di migranti. La cittadinanza li accoglie: i migranti sono visti come una ricchezza, non come minaccia. La storia narrata nel docu-film “Un Paese di Calabria”.

di Cristina Barbetta

A Riace, Calabria, un paese svuotato dall' emigrazione, arriva un barcone pieno di migranti, e gli abitanti decidono di accoglierli.
E’ la vicenda narrata da “Un Paese di Calabria”, firmato da due registe, Caterina Catella e Shu Aiello, anch’esse figlie della migrazione, perché discendenti di italiani che sono emigrati in Francia.
Gli abitanti del piccolo paese calabrese accolgono questi rifugiati provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente. La nuove famiglie ridanno vita al paese, permettendo l’apertura della scuola comunale e di diversi negozi.

Mentre una volta era Riace terra di emigrazione ora è il contrario: coloro che fuggono la guerra e la miseria arrivano sulle coste e sono speranza di rinascita per il paese.

C’è uno scambio culturale perché i nuovi arrivati iniziano i calabresi alle loro culture, così come fanno i calabresi con i migranti. Ci sono anche i racconti drammatici delle traversate, e dell'allontanamento dai propri cari.

«La storia di questo film è una storia più antica, è la storia di tutti i migranti , e non ha inizio oggi, perché i migranti non esistono da oggi, esistono da sempre», dice Caterina Catella, co-regista del film in un'intervista. Che specifica: «A Riace non c’è solo un progetto umanitario, ma anche di sviluppo proprio del paese. In un luogo diroccato, abbandonato progettare assieme coi migranti di far rinascere il paese è un progetto collettivo , che è stato fatto insieme a loro».

Un Paese di Calabria è dunque «la storia di un'amministrazione e di una cittadinanza che hanno saputo guardare lontano, facendo dell'accoglienza e dell'integrazione una missione. Un racconto fatto di persone, di vite trapiantate e devozione popolare, impegno politico e lotta alla 'ndrangheta. La cronaca di una trasformazione coraggiosa guidata da un principio: nessuno si salva da solo».

Un paese di Calabria, di Shu Aiello e Catherine Catella, nelle sale in Francia dall’8 febbraio. Il film ha vinto il premio Buyens-Chagoll nell’ambito del Festival Visions du Réel 2016, Nyon, Svizzera.


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