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“Viste dal mare”: 6 storie di donne

Un libro realizzato dalla Confederazione Nazionale. Un instant book a cura di Donatella Turri che legge in chiave femminile il fenomeno epocale delle migrazioni

di Redazione

In poche parole “Viste dal mare”, l’instant book edito da Pacini (nella collana Narrativa & Volti) a cura di Donatella Turri racconta le storie di donne grandi e piccole. Sono Oumoh, Gift, Precious, Marcella, Rossana e Cristina le protagoniste di una pubblicazione molto particolare, fortemente voluta dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.

Al centro di questa pubblicazione sono proprio sei donne coinvolte in quello che è il fenomeno epocale del nostro tempo: le migrazioni forzate, viste da due prospettive: da una parte la ricerca di una vita diversa anche a rischio della morte per fuggire dalla violenza, la guerra, il conflitto, la fame; dall’altra il soccorso e l'accoglienza a chi sta cercando di trovare una nuova casa, lasciando in fuga la propria terra.

“Viste dal mare” legge in chiave femminile questo fenomeno, inquadrandolo nella sua attualità sociopolitica, grazie ad una bella introduzione di L'altrodiritto onlus e affidando alla narrazione il racconto dell'umanità struggente e intensa delle sue protagoniste.
Le ragioni che spingono le donne a migrazioni forzate, come si accenna nell'introduzione, risiedono principalmente nella loro sfera privata. Vanno dalla violenza domestica alla violenza sessuale come strumento di controllo sociale o arma da guerra, ad abusi come le mutilazioni genitali che interessano in gran parte ragazze giovanissime spesso minorenni, alla tratta ai fini di sfruttamento lavorativo e sessuale.

Gli abusi che spingono alla fuga queste donne permeano tutto il viaggio migratorio, qualunque ne sia la causa: una donna, soprattutto se viaggia da sola e sicuramente se inserita in un percorso di tratta, è consapevole che la moneta di scambio risiede principalmente nel suo corpo.
Nella pagine del libro si percorrono le storie di sei donne coinvolte nell'esperienza dell'accoglienza e nella dinamica del racconto semplice e intimo si colgono i punti di incontro, l'umanità di fondo che rende sorelle tutte le vite.

Queste pagine sono “una piccola finestra aperta su una quotidianità fatta di avvicinamenti dei cuori, piccoli passi di fiducia, in un continuo riconoscersi simili” come scrive il Presidente della Confederazione nella prefazione al volume e ci consente di lanciare uno sguardo all'impegno di Misericordie nell'ambito del sistema di accoglienza.

Sono sempre di più, infatti, le Misericordie impegnate sia nella gestione dei Centri di Primo Soccorso e Accoglienza (a Lampedusa e a Isola Caporizzuto), Centri di Accoglienza Straordinaria che progetti del Sistema per la Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati.

Un'accoglienza fatta nello stile Misericordia, con la persona al centro. Un'accoglienza – ribadisce una nota della Confederazione – che sta crescendo anche in termini di competenze e di strumenti.

In apertura foto di Robert Atanasovski/Afp/Getty Images