Economia & Impresa sociale 

Il voucher non c’è più? Le coop di Cgm hanno la soluzione

Si chiama Protezione Lavoro ed è in progetto di somministrazione lavoro curato dall'Agenzia di Cgm CooperJob. Si rivolge alle persone a rischio di esclusione dal mercato del lavoro e offre una regolarizzazione del contratto con costi molto ridotti per le aziende. Già partita una sperimentazione in 27 aziende di 5 regioni, che ha portato a 100 nuovi contratti

di Gabriella Meroni

Un intervento innovativo che favorisce lo sviluppo di nuova occupazione, colmando il vuoto lasciato dall’abolizione dei voucher: è questa l’idea che ha ispirato il Gruppo Cooperativo CGM (la più importante rete di imprese sociali in Italia con più di 10.000 unità operativa su tutto il territorio) nella creazione del progetto Protezione Lavoro. L’iniziativa, elaborata da Cgm con la propria Agenzia per il Lavoro CooperJob, si rivolge in particolare alle persone maggiormente a rischio di esclusione dal mercato del lavoro per dare soluzioni sostenibili alle situazioni di irregolarità o di instabilità estrema dell’occupazione, attraverso una modalità di regolarizzazione contrattuale vantaggiosa per entrambi gli attori in campo (aziende e lavoratori).

La leva strategica messa in campo è la riduzione del costo del lavoro per l’impresa (vero ostacolo alle assunzioni come lavoratore dipendente) grazie all’intervento dell’Agenzia, che incentiva questa scelta rinunciando quasi interamente al proprio margine di profitto. Si configura così un patto sociale che intende assicurare al lavoratore condizioni di vita professionale migliori e più sicure. L’Agenzia opera come attore di mercato, con la peculiarità di agire dentro il perimetro della rete di imprenditorialità sociale del Gruppo CGM. In particolare, possiede una banca dati di soggetti con caratteristiche di svantaggio; in fase di selezione del personale la profilazione avviene secondo tali caratteristiche e, a parità di competenze, si favorisce chi ha più necessità. Inoltre applica prezzi vantaggiosi per agevolare le fasce deboli e favorire l’emersione del lavoro nero; le altre agenzie del lavoro hanno costi fissi elevati, Cooperjob agisce all’interno di consorzi legati al mondo del lavoro con un abbattimento di costi fissi. Il risparmio ottenuto sui costi della struttura viene interamente trasferito a favore delle tariffe di vendita dei servizi.

Le politiche del lavoro rappresentano da sempre un nucleo fondamentale dell’azione del Gruppo CGM, non solo con l’obiettivo di garantire accesso alle opportunità lavorative per le fasce più fragili della popolazione ma anche, e sempre di più, per contribuire alla crescita di nuova occupazione. L’idea di inserire questi elementi di sostenibilità nel mercato della somministrazione si sposa con la mission di CooperJob che riguarda l’intento di favorire l’avviamento al lavoro chi vive in situazioni di precariato e di inattività. Questa novità nell’ambito del mercato del lavoro italiano è già in fase di sperimentazione in 27 aziende in 5 regioni e ha favorito nelle prime settimane l’avvio di oltre 100 nuovi contratti subordinati. «CGM e CooperJob si propongono come attori del cambiamento sociale», ricorda Stefano Granata Presidente CGM, «ponendo al centro un vantaggio sia per il lavoratore sia per l’impresa, generando elementi di inclusione nelle comunità».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA