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Solidarietà & Volontariato

Va avanti il Corpo europeo di solidarietà: avrà un budget garantito

In attesa del disegno di legge per l’attuazione del programma europeo, la Commissione europea ha fatto il punto con enti ed associazioni sui alcuni nodi operativi: risorse economiche dedicate, conciliazione attività di volontariato con il lavoro e coinvolgimento dei ragazzi in difficoltà

di Clara Capponi

Lo scorso 12 aprile c’è stato lo Stakeholder forum sul Corpo europeo di solidarietà (Ces), organizzato a Bruxelles dalla Commissione europea.

Il Ces, ancora in fase di avvio, consentirà a giovani tra i 18 e i 30 anni di partecipare come dipendenti, tirocinanti o volontari a progetti sociali realizzati da associazioni, ong, enti locali, imprese sociali e profit nel loro paese o all’estero.

Il forum, che ha visto la partecipazione di 600 persone provenienti da enti pubblici, organizzazioni delle società civile ed esperti del settore, è stato un’occasione per raccogliere idee sul futuro del programma.

Oltre alla conferma, molto attesa, dell’attuazione di un disegno di legge per l’attuazione del Ces entro maggio e di un apposito budget garantito, in modo che non vada ad intaccare i programmi attualmente attivi come Erasmus+ ed Europa per i cittadini, sono emerse varie proposte anche su alcuni nodi critici per lo sviluppo del programma, ad esempio su come snellire gli aspetti burocratici legati al piano e implementare il coinvolgimento di associazioni e giovani, soprattutto quelli in difficoltà, che possano essere interessati a partecipare.

In particolare CSVnet, che partecipava al forum, ha condiviso e supportato le posizioni concordate in seno al Cev – Centro europeo del volontariato – che ha contribuito nelle scorse settimane alla consultazione on line sottolineando i seguenti aspetti: la necessità di conciliare l’attività di volontariato prevista dal Ces con attività di studio e lavoro, attraverso un impegno “part time” nei progetti in cui i ragazzi saranno chiamati ad operare. E' emersa inoltre l’esigenza di predisporre un sistema di coordinamento e di gestione trasversale del Ces, in modo da snellire la gestione del programma dal punto di vista burocratico.

È stata infine sostenuta la necessità di supportare realtà come i Centri di servizio per il volontariato o altri enti simili presenti in Europa, in modo che possano formare e accompagnare gli enti e le organizzazioni coinvolte nel Ces al fine di diffondere il più possibile l’opportunità sui territori.

La giornata è stata chiusa dagli interventi, tra gli altri, del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.


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