Attivismo civico & Terzo settore

Fondazione Cariplo e Fondazione Triulza insieme per favorire l’internazionalizzazione del Terzo Settore

Presentata l’iniziativa “BEEurope” per aiutare le organizzazioni a sviluppare progetti innovativi e reperire finanziamenti dell’UE: da giugno prima call per candidare temi e proposte

di Redazione

Fondazione Cariplo e Fondazione Triulza hanno lanciato oggi, nell’ambito del secondo “Human Factory Day”, l’iniziativa “BEEurope: Bet on European Energies” per aiutare le organizzazioni del terzo settore a reperire finanziamenti europei ed internazionali e sviluppare partnership per costruire progetti sociali innovativi.

L’edizione 2017 di “Human Factory Day” è stata infatti dedicata all’importanza delle reti e dei programmi europei e internazionali per ottenere risorse finanziarie con cui sviluppare e attuare progetti innovativi con forte impatto sociale, risultato della collaborazione tra organizzazioni della società civile e mondo della ricerca scientifica. Un’esigenza che interessa in modo particolare le realtà del terzo settore e dell’economia civile impegnate nell’affrontare nuove e crescenti richieste sociali con fondi pubblici e locali ormai insufficienti.

«Da anni lavoriamo con la convinzione che il terzo settore sia ormai maturo per giocare un ruolo di prim'ordine nel sistema PAESE», ha detto Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, «siamo impegnati al fianco degli enti non profit con l'obiettivo di sostenerli, irrobustirli con percorsi di capacity building, perché possano spiccare il volo ed imporsi con competenze e sensibilità in tutti gli ambiti in cui operano. Sono un pilastro fondamentale. Il fattore umano è il nostro tratto distintivo. Operiamo per il bene delle persone. Il progetto BEEurope è un modo nuovo per raccogliere lo sforzo fatto da Fondazione Triulza insieme a Fondazione Cariplo in questi anni», ha aggiunto Guzzetti.

«Radicamento territoriale e proiezione internazionale non sono concetti che si contraddicono. È nella storia, natura e finalità del terzo settore connetterli. Grazie all’intesa con Fondazione Cariplo, e partendo dai bisogni rilevati, abbiamo implementato un sistema con diversi strumenti e azioni dedicati al sostengo concreto all’internazionalizzazione e alla costruzione di una cultura di cittadinanza europea del terzo settore. L’obiettivo è “capacitare” e rafforzare il ruolo delle nostre organizzazioni di servizio alle comunità in cui operano. Perché siano in grado di dare risposte concrete ai bisogni della Persona, di cura del patrimonio ambientale e culturale, per uno sviluppo sostenibile», sottolinea Sergio Silvotti, presidente di Fondazione Triulza.

L’obiettivo di “BEEurope: Bet on European Energies” è mettere in condizioni le organizzazioni del terzo settore, anche quelle di piccole dimensioni, di sviluppare progetti innovativi da presentare ai bandi dell’UE e dei diversi enti filantropici internazionali. A tale scopo parte a giugno la prima call per invitare le organizzazioni a presentare temi e proposte da candidare.

Dopo un primo orientamento per la ricerca del migliore strumento di finanziamento della proposta, le organizzazioni saranno accompagnate da un team di esperti per la scrittura, l’individuazione dei partner anche internazionali e la presentazione del progetto. Da luglio sarà disponibile una piattaforma web capace di segnalare, in modo mirato a seconda del profilo dell’organizzazione iscritta al portale, i migliori bandi nell’ampio panorama delle opportunità internazionali per rispondere ai bisogni dell’organizzazione stessa.
Prima della pausa estiva si apriranno inoltre le iscrizioni alla prima edizione di un master in euro-progettazione che si svolgerà in Cascina Triulza. Sarà un percorso molto concreto con l’obiettivo di specializzare euro-progettisti dedicati al terzo settore. Dopo una prima fase di formazione in aula, che prevede laboratori di simulazione, partirà una seconda fase di scrittura di progetti veri con il supporto di tutor esperti. Il master si rivolge a giovani laureati e a tutti coloro che vogliano ridefinire la propria professionalità nella progettazione del terzo settore.

Il lancio dell’iniziativa “BEEurope” è avvenuto nell’ambito di Human Factory Day, un appuntamento unico in Italia che promuove l’incontro tra operatori del sociale, dell’economia civile, ricercatori di tutte le discipline aperti al dialogo, alla contaminazione e alla co-progettazione di percorsi di innovazione sociale. Iniziata ideata da Fondazione Triulza anche per rafforzare i legami e sperimentare modalità di lavoro condiviso tra i protagonisti del futuro Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione che nascerà nell’ex area Expo.

Oltre 300 persone hanno partecipato alle diverse iniziative della giornata: un convegno istituzionale, 4 workshop tematici organizzati da realtà del terzo settore e della filantropia (sulla co-progettazione, la robotica educativa, la teleassistenza per anziani, la filiera del latte) e un’esposizione di 22 progetti di ricerca con applicazioni in diversi ambiti del sociale sviluppati da più di 50 centri di ricerca, dipartimenti universitari, cluster tecnologici, imprese, organizzazioni della società civile e istituzioni italiane ed estere. (link ai workshop e ai progetti dell’area espositiva).

Il ruolo dell’innovazione sociale nell’UE e nel futuro Parco della Scienza
Al convegno di apertura ha partecipato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali con delega al Post Expo Maurizio Martina, l’europarlamentare Patrizia Toia, Vicepresidente della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento Europeo, insieme ai protagonisti del futuro dell’ex area Expo: l’Assessore Majorino del Comune di Milano, il presidente di Arexpo SpA G. Azzone, il presidente di Fondazione Human Techopole S. Paleari, e il prorettore dell’Università degli Studi di Milano C. Gandolfi. Il mondo del terzo settore e della filantropia e stato rappresentato da S. Silvotti, Presidente Fondazione Triulza; S. Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo, e G. Guerini, Presidente Federsolidarietà Italia e CECOP-CICOPA Europa.

«Quando abbiamo definito il progetto strategico per il futuro dell’area, Human Tecnopole, siamo partiti dalla consapevolezza che le scienze della vita non sono solo ricerca e tecnologia ma che devono avere un protagonismo nel sociale. Italia è uno dei pochi paesi in grado di sviluppare interazioni tra mondo della ricerca, delle imprese e del sociale. Questa vocazione potrà essere sviluppata ancora da più con Human Technopole e con altri soggetti come Fondazione Triulza che può diventare protagonista in questo lavoro di relazioni progettuali tra mondi diversi. Queste interazioni faranno la differenza del futuro parco, potranno rendere distintivo questo progetto, qualcosa di unico e diverso di altri parchi internazionali», ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina.

Per l’assessore del Comune di Milano Pier Francesco Majorino, «la scommessa di Fondazione Triulza e far diventare Cascina Triulza un pezzo dell’intelligenza collettiva che definirà il futuro dell’area Expo».

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha inviato un messaggio in cui ricorda che Milano è conosciuta come “capitale” dell’innovazione e del terzo settore, un «ambito fondamentale per il tessuto economico e culturale della Lombardia e del Paese. Ed è proprio l’applicazione trasversale di ricerca e innovazione al mondo del sociale, dell'associazionismo e del volontariato che può rappresentare una grande opportunità per il futuro di questa regione: in primis per garantire la sostenibilità e insieme l’efficacia del suo sistema di welfare, perché sia all'avanguardia e in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione il cui profilo sociodemografico sta cambiando rapidamente», sottolinea.

Il ruolo dell’innovazione sociale nel contesto dell’Unione Europea è stato introdotto da l’europarlamentare Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento Europeo, che ha ricordato «come alcuni dei programmi strategici dell'UE, tra cui Horizon 2020,FSE e POR, già promuovano l’interazione tra ricerca e società civile e la responsabilità sociale della ricerca». Fabian Zuleeg, ceo dello European Policy Centre di Bruxelles, nella sua lecture, F.Zuleeg ha illustrato i più recenti sviluppi del processo di integrazione di un’Europa che indubbiamente accusa una crisi profonda e lunga quasi dieci anni. Esprime tuttavia una nota di ottimismo per il 2017, che potrebbe offrire all’Unione Europea l’opportunità di andare oltre e riavviare il processo d’integrazione. «Al centro del cambiamento è necessario collocare la riforma dell’Unione Economica e Monetaria, bilanciando le limitazioni della sovranità dei singoli Stati con una maggiore protezione sociale, solidarietà e flessibilità. Gli investimenti sociali, tra cui l’investimento in capitale umano, potranno incardinare tali riforme favorendo crescita e occupazione. Per fare questo, con gli attuali vincoli di bilancio, occorre una forte capacità di produrre e scalare innovazione sociale», spiega Zuleeg. «In questo ambito la Politica di Coesione dell’UE può svolgere un ruolo fondamentale nell’incentivazione e nel sostegno dell’innovazione sociale. In previsione delle forti pressioni sul budget dovranno però essere stabilite priorità e attuate le necessarie riforme», aggiunge.


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