Media, Arte, Cultura

Marika, che ha nostalgia dei genitori biologici: è il momento dell’adozione aperta?

Marika, 13 anni, adottata quattro anni fa, lunedì sera era sparita nel nulla. La mattina dopo è stata ritrovata: aveva raggiunto la sua famiglia d'origine, di cui aveva «nostalgia». Capita sempre più spesso che genitori biologici e figli adottati si ritrovino e anche la recente indagine conoscitiva sulla legge 184 aveva auspicato l'introduzione dell'adozione aperta. Le riflessioni del'avvocato Grazia Cesaro

di Sara De Carli

Era uscita lunedì sera dalla piscina, ed era sparita nel nulla. La mattina dopo Marika è stata ritrovata: da Siracusa aveva raggiunto Paternò, nel catanese, per rivedere la sua famiglia naturale. «Avevo nostalgia di loro», avrebbe raccontato. Marika ha tredici anni ed è stata adottata solo quattro anni fa: ovviamente la sua famiglia d’origine fa parte dei suoi ricordi, non si può fingere alcuna “seconda nascita”, come tante volte l’adozione viene ancora dipinta. Grazia Cesaro, avvocato, è responsabile del settore internazionale della Unione nazionale camere minorili.

Avvocato, sempre più spesso accade che figli e genitori biologici si cerchino e si trovino, anche grazie a Facebook. Accade con l’adozione internazionale, è forse ancora più facile con la nazionale. Marika ha detto di aver nostalgia dei suoi genitori. Questo dato di realtà cosa dice oggi al legislatore, a voi avvocati, ai servizi?
Questo è sicuramente un dato di realtà su cui si sta riflettendo già da tempo, almeno da quando c’è facebook, perché è stato immediatamente evidente che facebook avrebbe cambiato le possibilità di accesso alle proprie origini. Non possiamo non tenerne conto, dobbiamo essere preparati e soprattutto devono essere preparati i minori. Nel caso di specie l’età della ragazza ci permette di dire che si tratta di una minore che ha ben presente la sua storia, il suo passato. Dalle informazioni che abbiamo non si capisce di che tipo di adozione si stia parlando, se legittimante o per casi particolari, ma vista l’età della ragazza può essere che fossero stati presi dei provvedimenti, che fosse previsto di mantenere le relazioni con la famiglia d’origine, ovvero che, per proteggerla queste fossero state escluse.

È possibile quindi secondo la legislazione italiana prevedere che anche con l’adozione si mantengano i contatti tra il minore e i genitori biologici?
Sì, per i bambini grandi si è già ragionato in pochi casi particolari in termini di adozione aperta: ovviamente se questo corrisponde alle esigenze di quel minore. Ricordo un caso in particolare, c’era l’impossibilità di prevedere una rimozione dei dati sull’origine, il minore sapeva benissimo dove aveva vissuto, chi sono i suoi genitori… Direi che a 8/9 anni siamo già in casi limite e anche con un’adozione legittimante si può ragionare sul mantenimento dei rapporti: però devono essere disciplinati, diversamente il minore si troverà a gestire da solo questo tema.

Quindi l’adozione aperta si può già fare? Le conclusioni dell'indagine conoscitiva della Commissione giustizia sulla legge 184 definivano inadeguata la sola declinazione dell'adozione come legittimante e auspicavano, nella riforma, forme di adozione aperta.
Come dicevo sono stati fatti dei provvedimenti, su casi di minori grandi, partendo dall’esigenza dei minori. È da tempo non si ragiona più in termini di “seconda nascita” e a 25 anni c’è la possibilità di accesso ai dati relativi alla propria origine. Il baricentro però sono le specifiche necessità di quel bambino per crescere, per il suo equilibrio. Limitare i rapporti può essere una tutela per garantire al minore una crescita sana: non si possono fare generalizzazioni e vivere con due famiglie è una fatica perché significa avere due riferimenti valoriali diversi. L’adozione aperta non sarebbe la panacea, la soluzione per tutti i casi, però nemmeno possiamo dire che non vada mai bene, che non sia mai la strada giusta. Bisogna riflettere, mettendo sempre al centro le esigenze del singolo bambino. Ripeto però che a dieci anni sai benissimo tutto del tuo passato, se nessuno ha governato questo tema era prevedibile in un certo senso che le vie di fatto avrebbero posto il problema.

Ritrovata Marika, che cosa dovrebbe accadere ora? E chi dovrebbe gestire l’eventuale dinamica con la famiglia biologica?
Ovviamente è impossibile dirlo, senza conoscere il caso specifico. Sicuramente non bisogna lasciare il minore libero di decidere da solo, perché lì possono avvenire atti dirompenti, anche di pericolo o situazioni traumatiche. Non va nemmeno lasciato alle famiglie. In un caso così, con questa età, era qualcosa che gli adulti dovevano prevedere e governare con anticipo: doveva essere accompagnato e gestito da chi segue la famiglia nel percorso adottivo. Se non è stato fatto prima, andrà governato ora, nell’interesse della ragazza. A maggior ragione se l'esclusione dei rapporti era stata pensata per proteggerla. Indispensabile è anche annullare attenzione mediatica che si è aperta su sua storia: questo certo non aiuta la ragazza, anzi la sta danneggiando gravemente.

Foto Elena Ferrer/Unsplash


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA