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La scuola a settembre inizia davvero per tutti?

Negli ultimi anni, si sono sempre registrati pesanti ritardi nell'avvio dei servizi a supporto degli alunni con disabilità. Quest'anno le premesse sembrano migliori, almeno in Lombardia. «Non si riesce a uniformare il trattamento, c'è troppa disparità per gli alunni da una regione all'altra», afferma il presidente della Fish

di Sara De Carli

Il primo giorno di scuola, tutti gli alunni potranno entrare in classe? Dopo due anni disastrosi, in cui i servizi di assistenza alla comunicazione e all’autonomia per gli alunni con disabilità sono stati attivati con notevole ritardo, quest’anno le cose sembrano andare meglio.

«In Lombardia ci sono buone premesse perché l’anno scolastico inizi per tutti con il primo giorno di scuola: la Regione nei mesi scorsi ha approvato una legge che chiarisce a chi spettano le varie competenze e ha stanziato risorse aggiuntive per il 2017, promettendone altre per il 2018 in legge di bilancio», afferma Giovanni Merlo, direttore di Ledha, che da anni monitora la situazione anche attraverso la campagna Vogliamo andare a scuola e che solo negli ultimi due mesi ha ottenuto tre sentenze che accertano la discriminazione ai danni di alunni con disabilità nella Città Metropolitana di Milano.

Proprio ieri Regione Lombardia ha comunicato l'erogazione ai Comuni di una prima tranche di contributi per il trasporto e l'assistenza degli studenti disabili della scuola secondaria superiore e dell'Istruzione e Formazione professionale regionale (IeFP). La Lombardia infatti ha scelto di affidare ai Comuni il trasporto e l'assistenza educativa degli studenti disabili della scuola secondaria di secondo grado e della IeFP, mentre la Regione seguirà direttamente, attraverso le ATS, i servizi di supporto agli alunni con disabilità sensoriali. «Per quanto riguarda il trasporto e l'assistenza educativa degli studenti disabili della scuola secondaria di secondo grado e della IeFP è stato emanato uno specifico avviso per l'anno scolastico e formativo 2017/2018 con uno stanziamento complessivo di risorse regionali pari a 17,5 milioni di euro, a cui si aggiungeranno nel 2018 le risorse statali», afferma l’assessore Valentina Aprea, e sono 118 i Comuni o le associazioni di Comuni che hanno già presentato le domande sul sistema informativo. Con un primo decreto del 16 agosto «sono stati assegnati contributi per 1.187 studenti disabili, per un ammontare complessivo pari a 242.956 euro per il trasporto e 2.447.991 euro per l'assistenza. Il 50 per cento del contributo è stato già erogato ai Comuni, mentre le prossime tranche saranno approvate l'1 e il 15 settembre».

Le preoccupazioni sono legate alla tempistica ristretta (le “Linee Guida per garantire i servizi a supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità” e la DGR 6832/2017 che disciplina e organizza i servizi sono state approvate il 30 giugno 2017) e al fatto che si tratta di un cambiamento radicale, con il superamento dei 12 diversi modelli provinciali esistenti fino a ieri: «il sistema ha bisogno di essere rodato, ma la Regione ha promesso un monitoraggio costante per controllare le cose che andranno sistemate», continua Merlo, «ma l’elemento positivo, da ribadire alle famiglie, è che la legge regionale è scritto chiaramente che l’organizzazione del servizio non toglie un centesimo al diritto all’istruzione dei ragazzi, né un’ora di assistenza». L’organizzazione infatti riconosce fino a 4.000 euro per ciascuno studente disabile per il trasporto e fino a un massimo di 7.140 euro per l'assistenza, «ma se nel PEI c’è scritto che servono più ore, il ragazzo ha diritto a tutte quelle ore». L'avvocato Laura Abet, del Centro Antidisciminazione Franco Bomprezzi, dà un'importante indicazione tecnica per il prossimo anno scolastico: «Quanto affermato dal Tribunale di Milano rispetto all’illegittimità degli importi conferiti a forfait combacia perfettamente con quanto contenuto nella DGR sopra menzionata. Infatti il contributo per l’assistenza ad personam è correlato all’intensità del fabbisogno assistenziale, ovvero al numero di ore di assistenza necessarie rilevato sulla base della valutazione effettuata dal GLHO in sede di elaborazione del PEI». Nelle linee guida è espressamente prevista la possibilità di richiedere ed ottenere un maggiore numero di ore di assistenza nei casi di disabilità complessa o nelle situazioni di particolare bisogno: è compito del GLHO evidenziare tale maggiore necessità.

A livello nazionale la situazione è a macchia di leopardo. Il riparto dei 75 milioni di euro stanziati per il 2017 per l’assistenza e il trasporto non è ancora arrivato. Nei giorni scorsi la Regione Campania ha liquidato 7,5 milioni di euro in favore degli Ambiti territoriali, a valere sulle risorse del Fondo Sociale Regionale, come anticipo in attesa dell'assegnazione dei fondi statali, per garantire il trasporto scolastico e l'assistenza specialistica agli alunni disabili delle scuole secondarie di secondo grado della regione. «Si tratta di una liquidazione molto importante, approvata dalla Giunta regionale, che consente ai Comuni di disporre per tempo delle risorse necessarie per garantire servizi indispensabili agli studenti disabili per il prossimo anno scolastico 2017/2018, onde evitare i ritardi e i disservizi verificatesi negli anni precedenti», dichiara l'assessore all'Istruzione e Politiche Sociali Lucia Fortini.

Vincenzo Falabella, presidente della Fish, parla di intesa approvata con le Regioni per il riparto del Fondo, «ma è evidente che le Regioni devono mettere risorse proprie. Là dove c’è attenzione e sensibilità va bene, in altre Regioni invece tutto è rallentato, l’effetto è che c’è una disparità di trattamento per gli alunni con disabilità. Abbiamo invitato come ogni anno le associazioni a monitorare ciò che avverrà con l’avvio dell’anno scolastico».

A inizio agosto la Fish ha incontrato la ministra Valeria Fedeli, che ha «informato dell’imminente emanazione di una specifica circolare che mira a contenere il rischio di ritardi nelle nomine e all’attivazione dell’assistenza alla comunicazione e all’autonomia, proprio per garantire la piena e immediata inclusione degli alunni con disabilità. Analoghe rassicurazioni sono state espresse rispetto al trasporto scolastico: su questi servizi sarà cura del Ministero richiamare i più recenti specifici stanziamenti mirati proprio alla loro garanzia».

Nei giorni scorsi il Ministero ha inviato un circolare per precisare che le indicazioni del decreto legislativo 66/2017, “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità” (la delega sull'inclusiione scolastica) entrano in vigore solo con il 1° gennaio 2019, quando il profilo di funzionamento sostituirà la diagnosi funzionale ed il profilo dinamico funzionale. Di conseguenza le nuove disposizioni relative alle modalità di elaborazione ed approvazione del Piano educativo individualizzato entreranno in vigore dal 1° settembre 2019. Con il 1 settembre 2017 nasceranno invece i nuovi Gruppi per l'inclusione scolastica (GLIR e GLI), così come l'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica, che dovrà raccordarsi con l'Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità costituito presso il Ministero del Lavoro. Le classi saranno con al massimo 20 alunni per classe, in caso di presenza di alunni disabili.

Il 3 agosto 2017 la Conferenza Unificata, approvando la Carta dei Diritti e dei Doveri degli Alunni in Alternanza Scuola Lavoro, ha precisato che le risorse necessarie per il trasporto degli alunni con disabilità in alternanza dovranno essere a valere sul Fondo destinato all’alternanza, previsto dalla legge 107/2015.

Photo by Luke Marshall on Unsplash


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