Welfare & Lavoro

Invalidità, l’Inps rivoluziona la certificazione per i bambini

Debutta a settembre il certificato specialistico pediatrico, grazie a un accordo sperimentale fra Inps, Sip e gli ospedali Bambino Gesù, Meyer e Gaslini. L'Inps lo utilizzerà come documento esaustivo per la valutazione medico legale, risparmiando al minore ulteriori visite, esami e accertamenti, senza revisioni fino alla maggiore età. Sarà gratuito e telematico. Oggi Boeri lo presenta ai medici del Meyer

di Sara De Carli

Sarà operativo entro la fine di settembre il certificato specialistico pediatrico, un documento che semplificherà l’iter sanitario a cui i bambini con disabilità e/o con determinate patologie devono sottoporsi per avere il riconoscimento delle prestazioni assistenziali a cui hanno diritto, a cominciare dall’invalidità civile. Una novità che farà la differenza, in termini di semplificazione, per i bambini con malattie oncologiche, malattie rare, patologie croniche e complesse. Il progetto sperimentale durerà 18 mesi (il protocollo è stato siglato in aprile, qui il testo) e coinvolge l’INPS e i tre ospedali pediatrici più importanti d’Italia: il Bambino Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze.

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri (in foto con Alberto Zanobini, direttore generale dell'Ospedale pediatrico Meyer) quest’oggi sarà a Firenze insieme ai suoi tecnici, per presentare concretamente come funzionerà il certificato: nelle prossime settimane incontrerà anche gli operatori degli altri due ospedali (il 13 settembre sarà al Bambino Gesù per un analogo evento formativo presieduto da Mariella Enoc da Tito Boeri) e al termine degli incontri il nuovo sistema sarà operativo.

L’accordo permette ai medici che lavorano all’interno di questi tre grandi ospedali pediatrici di produrre un “certificato specialistico pediatrico”, inserendo direttamente direttamente nei sistemi informativi dell’INPS, grazie a un PIN personale, tutti i dati necessari per valutare il caso. Le famiglie così dovranno soltanto inoltrare la domanda all’INPS per le prestazioni assistenziali a cui hanno diritto. Il certificato telematico è gratuito e raccoglierà fin da subito e in un unico documento tutti gli elementi necessari alla valutazione medico legale, evitando al minore ulteriori esami e accertamenti: il dato di realtà, riconosciuto dall’Inps nelle premesse del protocollo d’intesa, è infatti che le patologie di cui si tratta è necessaria una conoscenza specialistica e che una adeguata valutazione medico legale richiede particolari competenze e strumentazioni, nonché idonei protocolli medici.

Oggi accade che il certificato medico da allegare alla richiesta della specifica prestazione erogata dall’INPS, proprio per la particolare complessità delle patologie, spesso necessita di un supporto specialistico o diagnostico da parte di strutture specializzate che vengono richieste dai pediatri e dai medici di base del SSN: tutto questo con il certificato pediatrico specialistico non sarà più necessario, perché l’Inps, grazie al protocollo d’intesa, considererà quel documento come definitivo per consentire ai medici delle Commissioni giudicanti di fornire un giudizio medico legale appropriato e, contemporaneamente, di semplificare l’iter sanitario evitando ulteriori accertamenti a corredo dell’istanza. Si eliminano quindi – questa è la stima degli operatori – almeno tre o quattro passaggi burocratici, riducendo il disagio alle famiglie ed ai minori stessi, che non saranno più sottoposti a ripetute visite per la stessa finalità. Senza contare il fatto che questi ospedali spesso accolgono pazienti da tutte le regioni d’Italia (al Meyer ad esempio viene da fuori regione un paziente su quattro) con ciò che questo significa in termini di difficoltà nella logistica: la natura telematica del certificato risolve tutte le questioni ed evita spostamenti faticosi.

Di quante famiglie stiamo parlando? Difficile dirlo, ma per avere un’idea le stime dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, affermano che per i pazienti ricoverati nel 2016 la direzione sanitaria ha autorizzato 125 visite per accertamento di invalidità e che il 2,5% dei 220.000 pazienti che hanno effettuato prestazioni ambulatoriali hanno una esenzione per invalidità civile: parliamo di oltre 5.000 pazienti solo qui. Per tutte queste famiglie alla sofferenza legata alla malattia del figlio, si aggiunge il disagio, anche economico, di un percorso amministrativo per l’ottenimento delle prestazioni dell’Inps.

Il “certificato specialistico pediatrico” è stato predisposto dall’Inps e dalla Società Italiana di Pediatria, il cui presidente, Alberto Villani, sarà presente a Meyer oggi. Fra i passaggi che l’Inps sottolinea nel protocollo ci sono il fatto che grazie ad apposite specificazioni «nel certificato specialistico pediatrico sarà possibile sia omogeneizzare le prestazioni sul territorio nazionale» e soprattutto il fatto che per alcune malattie verranno così eliminate le revisioni temporali del giudizio medico legale per tutto il periodo della minore età (le malattie sono quelle di cui al DM 2 agosto 2007, "Individuazione delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante”). Infine, per le visite presso le Commissioni INPS, si potrà definire la domanda esclusivamente tramite valutazione medico legale agli atti. Le famiglie avranno risparmi diretti ed indiretti: il “certificato specialistico pediatrico” è infatti gratuito. Al Protocollo sperimentale possono aderire le Strutture sanitarie pediatriche che ne facciano richiesta, con particolare riguardo a quelle specializzate nella diagnosi e cura delle patologie pediatriche con particolare riferimento alle malattie genetiche, cromosomiche ed alle forme rare.


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