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Aperto il secondo emporio solidale della Campania

Inaugurato da circa un mese a Mirabella Eclano, 8mila abitanti in provincia di Avellino, con il contributo del Csv provinciale. Si alimenta in gran parte grazie al denaro di alcune famiglie di benefattori che “fanno la spesa per i poveri”

di Mariarita Ricciardelli

È il primo Emporio solidale della provincia di Avellino, il secondo in tutta la Campania (e uno dei pochissimi nel meridione). In un territorio in cui questa forma “alternativa” di aiuto alle persone indigenti è ancora poco conosciuta, il coraggioso progetto di un gruppo di volontari, i Vincenziani, è diventato realtà: il market è stato inaugurato da poco più di un mese in un comune di 8mila abitanti, Mirabella Eclano, grazie alla collaborazione della Caritas Diocesana, che ha messo a disposizione la struttura, e al finanziamento erogato dal Centro di servizio per il volontariato “Irpinia Solidale”.
«Abbiamo creduto nel progetto dei volontari Vincenziani e abbiamo deciso di seguirlo e sostenerlo in ogni sua fase, non solo economicamente», spiega Angela D’Amore, direttrice di Irpinia Solidale. «Il nostro bando per la microprogettazione sociale è stato per loro un’importante opportunità, data l’enorme difficoltà di accedere ad altre forme di finanziamento, primo tra tutti quello pubblico»

L’Emporio conta tra i propri “clienti” già 66 famiglie. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di nuclei monogenitoriali che vivono di lavori precari e saltuari e non riescono ad arrivare a fine mese. 66 storie simili, accomunate dal disagio, dall’impossibilità di riuscire a far fronte ai bisogni primari dei propri figli e dalla vergogna di chiedere aiuto. Padri che hanno perso il lavoro a causa della grave crisi che ha colpito l’edilizia, giovani donne con, in media, due figli a carico abbandonate dai compagni. Nel 20 percento dei casi di tratta di nuclei di immigrati con il permesso di soggiorno.

Sono 18 i volontari impegnati nelle attività del market che curano dall’approvvigionamento, alla distribuzione, alla ricerca di nuovi contributi. Tra gli scaffali si trovano alimentari di prima necessità: olio, pasta, pelati, scatolame, zucchero, caffè, prodotti per prima colazione, omogeneizzati, pannolini. Una parte dei prodotti proviene dal Banco Alimentare di Fisciano, il resto viene acquistato direttamente dai volontari, grazie ai contributi erogati da benefattori privati. Con il passare delle settimane il lavoro di sensibilizzazione dei volontari sta ricevendo risposte positive. Alcuni supermercati hanno iniziato a fornire il proprio contributo devolvendo all’emporio prodotti “da frigorifero”.

«Tra gli utenti abbiamo famiglie molto numerose, una con 13, l’altra con 7 figli», racconta Marisa Bruno, referente amministrativa del progetto. «Siamo impegnati nella distribuzione dei pacchi alimentari da oltre 20 anni. Con il passare del tempo e con l'aggravarsi della crisi economica, la richiesta dei pacchi è aumentata, perché non sono soltanto i "disperati" a farne richiesta, ma anche nuove categorie di poveri. Gli alimenti di base, donati dal Banco nel tempo sono diminuiti, per cui i pacchi viveri che vengono distribuiti sono alquanto miseri. Sentendo il bisogno urgente di aiutare i meno fortunati, i volontari Vincenziani in collaborazione la Caritas hanno pensato di fare qualcosa in più e meglio: sostituire il pacco-viveri con l'Emporio solidale, un negozio ove la persona in stato di bisogno sceglie i prodotti di cui ha necessità».

A partire dal mese di novembre l’emporio sarà aperto per dieci giorni consecutivi al mese, che varieranno in base alle scadenze dei prodotti freschi. «Ci si augura che anche le famiglie della comunità, sensibili al problema, sentano il bisogno di fornire periodicamente all'Emporio un piccolo aiuto alimentare per i poveri», conclude Marisa Bruno. «L'idea è quella di creare una rete di famiglie, che "fanno la spesa per i poveri"».


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