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La BCE finanzia l’azzardo, ma per Mario Draghi va tutto bene

Il Presidente della Banca centrale europea risponde sulla questione Novomatic. Per lui è assolutamente normale che la Banca abbia acquistato obbligazioni del colosso dell'azzardo. Resta aperta la questione: quanto è costata l'operazione?

di Marco Dotti

Ogni narrazione prima o poi si infrange le modeste verità di fatto. Il fatto che la Banca centrale europea (Bce) compia scelte neutrali a prescindere dalla natura e dalle conseguenze della scelta appartiene a un ricorrente storytelling. Ma poi, appunto, c'è la realtà. Come nel caso del Quantitative easing, lo strumento di politica monetaria attraverso il quale la Bce compra titoli di Stato e obbligazioni sul mercato secondario il cui scopo dovrebbe essere stimolare la crescita economica e sostenere lo sviluppo. Un intervento, quello deciso dalla Bce, che, alla fine del 2017, a conti fatti, avrà iniettato nelle vene del sistema finanziario europeo più di 2mila miliardi di euro.

Eppure per il QE la Bce non ha delimitato alcun settore di intervento. Non si è data una policy etica. Ecco, allora, le "modeste verità di fatto", come le chiamava Hannah Arendt, contro cui la narrazione della "neutralità" tanto cara alle tecnostrutture si infrange: tramite le banche centrali, la Bce ha infatti acquistato obbligazioni di aziende che vendono armi, combustibili fossili e azzardo. Possiamo ancora parlare di neutralità? Non scherziamo: la Bce effettua una precisa scelta “politica” anche quando decide di non operare alcuna discriminazione tra le aziende o i settori destinatari dei propri investimenti.

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Tutto chiaro? Non proprio. Prendiamo il caso dell'acquisto di obbligazioni del colosso austriaco dell'azzardo Novomatic (che in Italia è concessionario di Stato e opera col marchio Admiral) denunciato proprio da Vita nel settembre scorso.

Nella risposta che Mario Draghi ha inviato all'europarlamentare della Lega Nord Angelo Ciocca, il Presidente rivendica la correttezza dell'operato. La neutralità, insomma. Draghi, nella lettera che trovate allegata in calce al nostro articolo, scrive che «la Bce è tenuta ad agire nel rispetto del principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza, favorendo un’allocazione efficiente delle risorse».

Spiega Mario Draghi: «Al 7 Novembre 2017 tre obbligazioni emesse dalla suddetta società [Novomatic, ndr] erano state acquistate nell’ambito del CSPP (come riportato nel sito Internet della BCE) e tali consistenze erano sostanzialmente in linea con il parametro di riferimento».

Nulla viene spiegato circa l'entità – che noi abbiamo quantificato in 125milioni di euro, senza trovare smentita – dell'acquisto. Ci siamo sbagliati per difetto? Il dibattito è aperto.


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