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Il futuro è nel finanziamento alla ricerca e all’associazionismo in Sanità

Nel 112mo anniversario della nascita del fondatore l’ente torna a parlare del proprio ruolo nella ricerca. «Ci stiamo focalizzando su progetti di promozione in ambito strettamente medico-scientifico ma anche in ambito sanitario che arrivino dal mondo sociale», spiega il presidente Gualtiero Brugger

di Redazione

Sostenere la ricerca medica, come fa da oltre 50 anni, ma anche guardare al territorio pavese per dare supporto alle realtà del volontariato e dell’associazionismo in campo sanitario.

Nel 112mo anniversario della nascita del fondatore, Salvatore Maugeri, pioniere della Medicina del lavoro – giornata in cui si ricorda con una messa anche la prematura scomparsa del figlio Aldo, avvenuta nel luglio 2014 – la Fondazione Salvatore Maugeri torna a parlare del proprio ruolo nella ricerca, dopo il passaggio della attività sanitarie alla controllata ICS Maugeri Spa Società Benefit, avvenuto il 1 ottobre 2016 e di cui FSM detiene circa il 70% del capitale mentre il restante 30% è in mano al fondo britannico Trilantic Capital Partners.

«La Fondazione», dice il professor Gualtiero Brugger, che ne è presidente dall’ottobre del 2014 e che ha gestito tutta la complessa fase della ristrutturazione e della sistemazione concordataria dell’indebitamento, «oggi ha come suo scopo il finanziamento della ricerca, innanzitutto a beneficio della controllata ICS Maugeri ma non solo. FSM», ha proseguito, «sta anche focalizzando la propria attenzione su progetti di promozione in ambito strettamente medico-scientifico ma anche in ambito sanitario, più in generale; progetti che arrivino dal mondo sociale e dell’associazionismo, specialmente quello delle famiglie dei pazienti. Un’attività che abbiamo iniziato, con un’opera di osservazione, sollecitazione, discussione di progetti, anche attraverso le informazioni che giungono tramite ICS Maugeri, capillarmente e operativamente presente sul territorio».

Secondo Chiara Maugeri, vicepresidente di FSM e nipote di Salvatore «anche in questa sua seconda vita, per così dire, Fondazione mantiene chiari i valori fondanti, di attenzione alla persona, che nel 1965 spinsero Salvatore Maugeri a essere iniziatore di un’istituzione in grado portare i risultati della ricerca medica laddove servivano, ossia nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro, per migliorarne le condizioni ambientali. Gli stessi valori», ha concluso Maugeri, «che, poi, lo spinsero ad ampliare lo spettro delle cure, ponendo le basi per una moderna Medicina riabilitativa, che affrontasse disabilità e cronicità con lo scopo di offrire una migliore qualità di vita».

«Una missione», conclude Brugger, «che continua ancora oggi, col contributo dei suoi discendenti che, anche nel momento più acuto della crisi, hanno sempre voluto garantire soluzioni che conservassero intatto il perimetro della attività cliniche e dell’occupazione, a Pavia e non solo».