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A disposizione 3 mln per “Terre Colte”

Presentato a Roma il nuovo bando sperimentale promosso da Fondazione Con il Sud insieme ad Enel Cuore onlus che ha l’obiettivo di valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati del Sud Italia. Si punta all’inclusione sociale e lavorativa di persone in condizione di disagio. C’è tempo fino al 23 febbraio

di Redazione

Sono 3 i milioni a disposizione (2 da Fondazione Con il Sud e 1 milione da Enel Cuore) per il nuovo bando sperimentale “Terre Colte” presentato questa mattina a Roma, nella sede di Fondazione Con il Sud e alla presenza del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.Il bando è promosso in collaborazione con Enel Cuore Onlus.
Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura e all’allevamento in queste regioni, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa di persone in condizione di disagio, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali.
Le proposte potranno essere presentate esclusivamente online tramite il sito della Fondazione entro il 23 febbraio 2018 da organizzazioni del Terzo settore, in partnership con altre realtà non profit, ma anche con istituzioni, università, enti di ricerca e imprese profit.

«Questa iniziativa apre nuove possibilità allo sviluppo di un modello agricolo innovativo e inclusivo nelle aree del Mezzogiorno», ha dichiarato il ministro Maurizio Martina. «In questi territori l’agricoltura si sta dimostrando un pilastro cruciale non solo dal punto di vista economico, ma sotto il profilo occupazionale, sociale ed ambientale. Nell’ultimo anno i giovani impegnati in agricoltura nel Sud sono cresciuti del 13%, un dato molto importante, perché ci parla di futuro. Credo poi vada sottolineato il coinvolgimento del terzo settore in questo bando, perché le esperienze di agricoltura sociale che abbiamo tutelato con una legge ad hoc rappresentano una nuova forma di welfare che va valorizzata e sostenuta. Noi ci siamo»

Da parte sua Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud ha aggiunto: «Siamo convinti che il tema sia strategico per il futuro del Mezzogiorno perché riguarda la proposta di un modello di sviluppo realmente sostenibile per il nostro Sud. "Terre Colte’"significa anche questo: avere l’intelligenza di saper coniugare i cambiamenti di un mercato attento alle tradizioni del territorio con quelli di un nuovo ‘paradigma’ dello sviluppo, che vede al centro la comunità e la coesione sociale, i giovani e la conoscenza».

«Il bando Terre Colte guarda alle grandi possibilità offerte dal Mezzogiorno a partire dalle tradizioni e dal territorio, attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità locali, delle associazioni e dei giovani. La partecipazione di tutti gli attori coinvolti è indispensabile per favorire l'affermazione di nuovi modelli di sviluppo, più inclusivi e sostenibili» afferma Patrizia Grieco, presidente di Enel Cuore. «In questa ottica, il bando rappresenta un’importante opportunità per supportare il rinnovamento del mondo agricolo, nonché per aiutare i giovani a costruire il loro futuro nella propria terra».

L’agricoltura ha rappresentato per lungo tempo la principale fonte di reddito degli italiani. Al censimento del 1901 il 64,7% dei lavoratori era impegnato in agricoltura, con una eguale distribuzione tra Nord (64,9%) e Sud (64,3%). Nel tempo però le strade delle due parti del Paese si sono divise: al censimento del 1961 la quota di popolazione lavorativa complessivamente impegnata nel settore primario era pari al 30% ma, mentre al Nord era del 23,8%, al Sud si attestava al 43,1%. Ancora nel 2001, mentre al Nord i lavoratori impegnati in agricoltura rappresentavano il 3,9% del totale, al Sud questa componente era proporzionalmente più che doppia (9,2%). L’agricoltura ha, dunque, segnato profondamente la storia del Mezzogiorno.
In questa fase si registra una crescita del settore agricolo e un forte interesse delle nuove generazioni. Una recente indagine della Coldiretti ha dimostrato che l’Italia, con i suoi 50 mila agricoltori under35, è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura. Ma per le nuove leve, nel 50% dei casi, l’accesso alla terra resta il principale ostacolo.

L’iniziativa prevede la concessione, da parte dei proprietari, di uno o più terreni a uno o più soggetti del partenariato che propone il progetto, per una durata minima di 10 anni di cui i primi 5 a titolo gratuito o simbolicamente oneroso. Le partnership di progetto dovranno essere composte da almeno tre soggetti, di cui almeno due di Terzo settore. Potranno inoltre essere coinvolti il mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.
Le proposte potranno prevedere, oltre alle attività di coltivazione e di allevamento, iniziative di tipo artigianale, commerciale, sociale, turistico-ricettivo, etc., purché strettamente connesse e accessorie a quelle di carattere agricolo. Il contributo per singola proposta è di massimo 500mila euro.

In apertura foto di Photo by Jaime Spaniol on Unsplash


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