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Olio Officina Festival: viaggio intorno a un albero

In programma a Milano dall’1 al 3 febbraio la settima edizione del progetto culturale ideato dall’esperto Luigi Caricato. Consumatori, appassionati e operatori del settore si confrontano sul mondo dell’olivicoltura

di Marina Moioli

Un progetto culturale e una sfida vinta. Così l’oleologo Luigi Caricato definisce il suo “Olio Officina Festival”, l’appuntamento che da 7 anni dedica all’olio di oliva, tre giorni di intense esperienze con il curioso sottotitolo di “condimento per il palato e per la mente”.

La manifestazione («non chiamatela fiera», ci tiene a sottolineare Caricato) in programma al Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano dall’1 al 3 febbraio (ingresso libero solo il giovedì) vuole offrire una panoramica esauriente e insolita sul mondo dell’olivicoltura, sull’olio e sulle tematiche ad essi connesse. Accanto a spazi commerciali dove si riuniscono produttori che rappresentano le diverse anime della filiera, dal piccolo agricoltore alla grande multinazionale, gli incontri di approfondimento e i dibattiti a tema.

Tema portante dell’edizione 2018 è “Io Sono un Albero”. «Tema che richiama nel contempo anche la scarsa presenza di olivi sul suolo italiano», continua Luigi Caricato. «Di conseguenza, non avendo olivi a sufficienza per ricavare l’olio necessario a coprire il fabbisogno interno, si avverte la necessità di valorizzare sia quanto già presente sul suolo italiano, in termini di olivi secolari, sia quanto è opportuno piantarne di nuovi, possibilmente in coltura intensiva, con una visione moderna, altamente tecnologica e più razionale».

Secondo Caricato «per poter individuare il proprio olio bisognerebbe acquistare diversi oli a scaffale, assaggiarli e tenere nota delle sensazioni olfattive e palatali e quindi scegliere non basandosi sul prezzo né sull'etichetta, ma sull'approccio sensoriale». E Olio Officina Festival offre proprio questa opportunità conoscitiva con oltre 60 oli in degustazione. Oli in purezza, olive da tavola e aceti sono i protagonisti delle sessioni dei “Saggi Assaggi", degustazioni guidate alla scoperta dei diversi profili sensoriali, anche degli oli di semi nobili e degli oli aromatizzati. Il pubblico ha la possibilità di partecipare a specifiche sessioni sugli oli territoriali con assaggi guidati condotti dai due più prestigiosi consorzi italiani, DOP Garda e DOP Riviera Ligure, una verticale di sapori in sedute di 1 ora e 1/2 per massimo 20 persone. Sino ad arrivare alla costruzione del proprio olio attraverso i laboratori "Blending Experience", a cura di Zucchi, dove è possibile realizzare il proprio personale "oil blend" a partire da diverse tipologie di oli messi a disposizione del pubblico.

Ma Olio Officina Festival non vuol dire solo assaggi. Non mancheranno le Pagine di Gusto, il salotto letterario di OOF in cui si dibatte di poesia, fumetto, e-book, letteratura, lo spazio mostre (con “Olio d’artista. Atto terzo”: latte d’olio usate reinterpretate in chiave artistica e le performances di Arte da Mangiare Mangiare Arte) o lo spettacolo teatrale “Quattro lezioni sentimentali, quattro donne, quattro diversi modi di amare” di Antonio Pascale. E a fare da sfondo agli incontri anche un frantoio posizionato all’interno del chiostro.


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