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Il Barometro dell’odio e della violenza verbale, ecco il report di Amnesty International

Gli attivisti di Amnesty segnalano in tempo reale l'uso di espressioni verbali violente in campagna elettorale. Migranti e rifugiati sono i bersagli maggiormente presi di mira dai discorsi d'odio in campagna elettorale. Salvini e Meloni sono i leader politici che hanno pubblicato sui loro social network il maggior numero di frasi contenenti odio

di Redazione

Cresce ogni giorno di più la violenza verbale che caratterizza la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento italiano e dei governi regionali del Lazio e della Lombardia.

Sono già più di 500 le frasi contenenti odio segnalate daagli attivisti di Amnesty e raccontate attraverso grafici e approfondimenti nel "Barometro dell'odio" Un dato che sembra confermare la fotografia scattata nel Rapporto Annuale di Amnesty che denuncia l'escalation dei discorsi di odio e delle politiche divisive in tutto il mondo.

E’ un’Italia “intrisa di ostilità, razzismo, xenofobia” che “sembra concentrare più di altri Paesi europei le dinamiche di tendenza all’odio“, quella ritratta da Amnesty International nel suo Rapporto 2017-2018 sulla situazione dei diritti umani di 159 Stati del mondo. Un odio protagonista anche della campagna elettorale, dove il 95% delle dichiarazioni di politici sui social che “veicolano stereotipi, sono discriminatorie, razziste o incitano all’odio e alla violenza in campagna elettorale” sono da attribuire ai tre partiti della coalizione di centrodestra: “Lega Nord (50%), Fratelli d’Italia (27%) e Forza Italia (18%)”.

Salvini e Meloni sono i leader politici che hanno pubblicato sui loro social network il maggior numero di frasi contenenti odio. Migranti e rifugiati sono i bersagli maggiormente presi di mira dai discorsi d'odio in campagna elettorale.


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