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Yemen: oltre 1 milione di bambini sfollati

A tre anni dall’inizio del conflitto si stima che 16 milioni di yemeniti, tra cui quasi 8,2 milioni di bambini, hanno bisogno di aiuto per avere o mantenere l'accesso all'acqua potabile e a servizi igienici adeguati, mentre, secondo Unicef, è a rischio l'istruzione di 4,5 milioni di bambini

di Redazione

Sono 22,2 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria in Yemen, un Paese devastato dopo l’escalation del conflitto nel 2015. Tra queste circa 11,3 milioni sono bambini sotto i 18 anni. Secondo l’ultimo rapporto di Unicef If Not In School, pubblicato proprio nell’anniversario del conflitto, si stima che 16 milioni di yemeniti, tra cui quasi 8,2 milioni di bambini, hanno bisogno di aiuto per avere o mantenere l'accesso all'acqua potabile e a servizi igienici adeguati, mentre da marzo 2015: 2.195 bambini sono stati uccisi, 3.387 bambini mutilati, 2.419 reclutati nei combattimenti, 279 sequestrati e detenuti arbitrariamente. Fino al 78% della popolazione yemenita vive in povertà e oltre un milione di bambini sono sfollati.

Profondamente critica proprio la condizione dei minori. Secondo il rapporto dell'UNICEF quasi mezzo milione di bambini hanno abbandonato la scuola dal 2015.

Nel frattempo, quasi tre quarti degli insegnanti delle scuole pubbliche non sono stati retribuiti per più di un anno, mettendo a grave rischio l'istruzione di altri 4,5 milioni di bambini. Secondo "If Not In School", più di 2.500 scuole sono fuori uso, con due terzi danneggiate dagli attacchi, il 27% chiuse e il 7% utilizzati per scopi militari o come rifugi per gli sfollati.

"Un'intera generazione di bambini in Yemen si trova ad affrontare un futuro triste a causa dell'accesso limitato o inesistente all'istruzione", ha dichiarato Meritxell Relaño, rappresentante UNICEF in Yemen. "Anche coloro che rimangono a scuola non ricevono l'istruzione di qualità di cui hanno bisogno".

"Anche il percorso per andare a scuola è diventato pericoloso, perché i bambini rischiano di essere uccisi durante il viaggio. Temendo per la sicurezza dei propri figli, molti genitori scelgono di tenerli a casa. La mancanza di accesso all'istruzione ha spinto i bambini e le famiglie verso alternative pericolose, tra cui il matrimonio precoce, il lavoro minorile e il reclutamento nei combattimenti.


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