Cooperazione & Relazioni internazionali

La guerra è cominciata. Usa, Gran Bretagna, Francia: partito l’attacco alla Siria

Gli Stati Uniti e i loro alleati europei hanno lanciato attacchi aerei contro depositi e centri di ricerca siriani, mentre il presidente Trump ha dichiarato che si tratta di una rappresaglia contro Bashar al-Assad per i presunti attacchi chimici a Damasco. Per Macron «Assad ha superato la linea rossa con gli attacchi ai civili». Per Putin, «questo attacco aggrava la catastrofe umanitaria»

di Marco Dotti

Era solo questione di tempo. Gli attacchi alla Siria – annunciati e, come pragmatica di propaganda impone, smentiti prima del passaggio all'atto – sono arrivati. Questa notte, gli Stati Uniti, con Francia e Gran Bretagna hanno colpito tre obiettivi militari nei pressi di Homs e Damasco. Gli attacchi sono avvenuti via mare, con unità navali, e via aria. Ciò che si è innescato sul piano geopolitico è impossibile dirlo. L'effetto domino sfugge a ogni pianificazione o scenario.

Donald Trump ha dichiarato che l'operazione è solo un inizio. Inizio di uno sforzo prolungato per costringere Assad a smettere di usare armi "non convenzionali". L'ordine del Presidente americano, però, ha riguardato ufficialmente solo un'operazione limitata, avviata nella mattina di sabato alle ore 3 ora italiana (le 22 di venerdì a Washington).

«Queste non sono le azioni di un uomo», ha detto Trump riferendosi al presunto attacco chimico siriano dello scorso fine settimana proprio a Damasco. In un discorso dalla Sala diplomatica della Casa Bianca trasmesso in televisione, ha rincarato la dose: «questi sono crimini di un mostro».

Il mostro, ovvero il presidente siriano Bashar al-Assad, via twitter (oramai sempre più "telefono rosso" fra presidenti) gli ha replicato: «Le anime onorevoli non possono essere umiliate»

«Sabato 7 aprile alle 10, a Duma, decine di uomini, donne e bambini sono stati massacrati con armi chimiche. La linea rossa è stata oltrepassata. Ho ordinato all'esercito francese di intervenire», ha dichiarato Emmanuel Macron.

L'attacco, che non ha toccato obiettivi russi, rischia però a detta degli analisti di trascinare gli USA in un corpo a corpo sempre più probabile con Putin. E con l'Iran.

ll Segretario alla Difesa Jim Mattis ha ribadito che non sono stati pianificati ulteriori attacchi . A patto che Assad non usi nuovamente armi chimiche. Il che equivale a dire che tutto è possibile. Anche altri attacchi.

«Abbiamo limitato agli obiettivi di tipo chimico delle armi», ha specificato Mattis. L'obiettivo dichiarato dagli Usa: un centro di ricerca scientifica di Damasco e due impianti di armi chimiche a ovest di Homs, uno dei quali sarebbe stato utilizzato per la produzione di gas nervino sarin.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che gli attacchi alla Siria da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati aggraveranno la catastrofe umanitaria in Siria. Con ripercussioni su tutto il Mediterraneo.


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