Sostenibilità sociale e ambientale

Lecco, un successo il nuovo progetto di recupero dell’alluminio

Primi risultati dell’iniziativa pilota che valorizza anche le componenti più piccole come le capsule del caffè. A un anno dalla sua attivazione sono state riciclate 29 tonnellate di alluminio. Oltre 90 i comuni lecchesi coinvolti nel progetto di Nespresso e CiAl (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo dell’Alluminio) che ora sarà esteso alla provincia di Monza e Brianza

di Antonietta Nembri

L’alluminio è una delle materie protagoniste dell’economia circolare: è riciclabile all’infinito al 100%. L’unico problema è rendere la raccolta e lo smaltimento degli oggetti realizzati in questo materiale il più efficiente possibile. Ed è quello a cui mira il progetto pilota frutto della collaborazione pluriennale tra Nespresso e CiAl, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio. Nata nel 2011 e rinnovata nel 2014 e nel 2018, la partnership tra l’azienda e il Consorzio ha permesso in questi anni di dare vita ad importanti progetti di tutela ambientale su tutto il territorio nazionale (vedi news ).

Proseguendo nelle iniziative per la gestione responsabile della propria filiera produttiva, (vedi news ) Nespresso ha scelto di farsi promotrice insieme a CiAl di una nuova soluzione per il riciclo delle componenti in alluminio di piccole dimensioni. In collaborazione con l’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti nella provincia di Lecco, presso l’impianto di Seruso un anno fa è stato avviato il primo progetto per il recupero delle capsule e di tutte le piccole frazioni in alluminio attraverso la semplice raccolta differenziata multi-materiale. E questo grazie a un impianto di smaltimento innovativo. Il progetto, infatti, permette il trattamento e il recupero di componenti come blister, coperchi, chiusure e altri piccoli oggetti e imballaggi più leggeri, che, dopo essere stati raccolti nel sacco viola della differenziata, vengono ulteriormente separati e avviati al processo di riciclo.

«Questo progetto sperimentale apre le porte al raggiungimento di nuovi obiettivi nel riciclo dell’alluminio. Grazie al recupero di tutte le componenti di questo materiale, anche le più piccole, è possibile riutilizzare una crescente quantità di questo prezioso metallo e risparmiare, al tempo stesso, energia. Si tratta di una soluzione innovativa ed efficace per una gestione sostenibile di questo materiale», ha commentato Gino Schiona, Direttore generale di CiAl.

L’iniziativa che ha coinvolto oltre 90 Comuni ha permesso di raggiungere ottimi risultati: ben 341mila abitanti hanno partecipato nel corso di questo primo anno di attivazione e hanno contribuito al recupero di circa 29 tonnellate di alluminio. Il 100% del materiale raccolto è stato poi riciclato e destinato a una seconda vita.

Nei prossimi mesi il progetto sarà esteso e avviato anche ai Comuni della provincia di Monza e Brianza, raggiungendo così oltre 150 comuni.

«Siamo estremamente orgogliosi di contribuire in modo concreto alla gestione sostenibile dell’alluminio con un progetto pionieristico che semplifica considerevolmente il sistema di raccolta di questo materiale» afferma Stefano Goglio, Direttore Generale di Nespresso Italia. «Innovazione e sostenibilità sono nel Dna di Nespresso e continueremo ad impegnarci nell’individuazione di soluzioni nuove che portino beneficio all’ambiente, alla comunità e all’economia».


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