Media, Arte, Cultura

Livorno, street art per combattere la criminalità

Uovo alla Pop, collettivo di artiste nato all’interno di un progetto di rigenerazione urbana, ha iniziato una raccolta fondi per raccogliere 15.000 Euro e creare un festival di street-art finanziato dal basso in un quartiere commercialmente spopolato e in preda a una crescente microcriminalità

di Anna Spena

Uovo alla Pop è un collettivo di artiste nato all'interno di un progetto di rigenerazione urbana che ha riguardato uno dei quartieri più difficili di Livorno. Un architetto, una designer, una pittrice e una poetessa hanno portato un'onda di energia nel quartiere, organizzando eventi con artisti internazionali come Clet, dipingendo le serrande dei negozi, tra colore e poesie, con la mente a Catania e al mercato di Gerusalemme. Instancabili e irrefrenabili le artiste che hanno scelto il simbolo dell'uovo come nume tutelare del collettivo, simbolo di rigenerazione e trasformazione, adesso vogliono immaginare un progetto ancora più grande, e vogliono farlo “dal basso”, scatenando una contagiosa partecipazione nella città e senza confini.

Così il 31 marzo il collettivo ha dato il via al crowdfunding “Parete Aperta”: 40 giorni per raccogliere 15.000 Euro e creare un festival di street-art finanziato dal basso che porterà artisti di fama internazionale a Livorno, cambiando colori e prospettive.

Uovo alla Pop, nato dal progetto di rigenerazione urbana Sicurezza in Garibaldi finanziato dalla Regione Toscana e promosso da Confesercenti Livorno e Sociolab, oggi adottato dal Comune di Livorno con il nome di Garibaldi Top che ha permesso di aprire fondi sfitti da anni, cercando di creare un cambiamento in un quartiere popolare e verace di Livorno, da anni preda di spopolamento e microcriminalità, con una prima temporary gallery in piazza Garibaldi, al momento trasferita e in costruzione sugli Scali delle Cantine, al numero 36-38, in uno spazio ancora più grande pronto ad ospitare una nuova fase di crescita del collettivo, a partire da aprile.

Stiamo parlando di un quartiere storico di Livorno, pieno di luce e colore, con uno splendido affaccio sui fossi cantati da Piero Ciampi, e sulla Fortezza Nuova, su cui da sempre campeggia il graffito “Msi Fuorilegge”. Un quartiere appassionato, ruvido, affettuoso, sensibile, “esagerato”, dicono a Livorno per indicare un misto di meraviglia e sarcasmo, con proporzioni possibili solo in questo luogo salmastro di Libeccio. A partire dal mese di giugno 2017 Uovo alla Pop ha riempito il quartiere Garibaldi di eventi e iniziative a tema “uovo” e oltre. In piazza Garibaldi, per esempio, è arrivato Clet che oltre a lasciare cartelli d'autore sparsi in giro per la città, ha organizzato con le ragazze una mostra per raccogliere fondi per gli alluvionati di Livorno, in un susseguirsi di presentazioni di libri, da Francesco Bonami al fumetto “mapuche”, e performance esplosive di ogni genere, con particolare attenzione a “Parete Aperta”, percorso d'arte e poesia, con cui le ragazze di Uovo alla Pop hanno dipinto saracinesche artistiche accompagnate da storie raccontate in poesia. È proprio in questo complicato e appassionato quartiere di Livorno che le artiste hanno deciso di investire e hanno lanciato ufficialmente il, per allargarsi a dipingere le pareti della città.

«Abbiamo chiuso il nostro primo spazio in Piazza Garibaldi con la promessa di continuare a lavorare sul quartiere fino a renderlo il quartiere dell’arte, abbiamo iniziato con le serrande di “Parete Aperta” e ci allarghiamo arrivando ai muri. Lo chiamiamo “grow funding”, spendere per crescere insieme e piano piano trasformare il volto di una città, in questo caso rifare il "trucco" a Livorno, la città di Mascagni, Modigliani, Piero Ciampi e della Gallina Livornese dalle uova bianche» spiegano le artiste di Uovo alla Pop.


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