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Economia & Impresa sociale 

Carlo Messina: “La creazione di valore non solo una questione di redditività”

L'intervento del consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, in occasione dell’assemblea degli azionisti: "È indubbio che l’economia del nostro Paese sia in crescita, ma è altrettanto indubbio che siano in crescita anche le disuguaglianze. Nel Piano di Impresa abbiamo quindi previsto iniziative a sostegno di chi si trova in condizione di disagio. Vogliamo lasciare un segno della società civile"

di Redazione

Intesa Sanpaolo è consapevole dell’impatto della propria attività sull’economia reale e ha elaborato negli anni una precisa strategia che si pone l’obiettivo di interpretare il concetto della creazione di valore in una chiave più ampia rispetto a quello della sola redditività. Già oggi siamo leader nella Corporate Social Responsibility, l’unico gruppo italiano tra le 100 società quotate più sostenibili al mondo sulle 6000 analizzate in base a 17 indicatori in ambito ambientale, sociale e di governance, secondo la classifica “Corporate Knights” annunciata a gennaio al World Economic Forum di Davos". Lo ha affermato ieri Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, in occasione dell’assemblea degli azionisti.

Ha continuato Messina: "È importante condividere con voi, in questa occasione alcune delle iniziative dispiegate negli ultimi anni a favore di situazione di difficoltà economica e sociale, di mancato accesso al credito. Il Prestito della Speranza, i 15 milioni a favore delle popolazioni colpite dal sisma per il ripristino di strutture danneggiate a condizioni vantaggiose e i 5 ancora destinati alle imprese sono due degli interventi verso chi si trova in difficoltà. Siamo la prima e a oggi l’unica banca ad aderire all’APE (Anticipo Pensionistico Volontario). È indubbio che l’economia del nostro Paese sia in crescita, ma è altrettanto indubbio che siano in crescita anche le disuguaglianze. Nel Piano di Impresa abbiamo quindi previsto iniziative a sostegno di chi si trova in condizione di disagio. Vogliamo lasciare un segno della società civile, sempre creando valore per gli azionisti. Per questo intendiamo giocare la forza della Banca nella creazione di un Fondo di garanzia Impact destinato a chi oggi ha difficile accesso al credito, ma che in futuro potrà facilmente restituirlo: studenti, ricercatori, famiglie, nuova imprenditorialità".

E ancora: "Vediamo le code davanti alle mense sociali, con persone dignitose diventate indigenti per la situazione economica difficile degli anni scorsi. Sempre per contrastare le diseguaglianze intendiamo inoltre garantire 10mila pasti al giorno, 3,65 milioni di pasti l’anno e 6000 posti letto. Allo stesso tempo intendiamo continuare ad impegnarci verso l’ambiente e la Circular Economy e nell’arte e nella cultura, seguendo la traccia segnata dal prof. Bazoli. Ritengo che questi siano elementi qualificanti della nostra Banca, che ci contraddistinguono e che segneranno le attività dei prossimi anni.


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