Welfare & Lavoro

Alzheimer, i primi ospiti entrano al Paese Ritrovato

I primi ospiti entreranno il 25 giugno ed entro l’estate 32 persone varcheranno la soglia di Il Paese Ritrovato di Monza, studiato ad hoc per persone con Alzheimer e demenza. I costi? 98 euro al giorno, fino a che Regione non definirà il suo contributo: la metà rispetto ad analoghe realtà europee

di Redazione

Dal 25 giugno Il Paese Ritrovato si popola. I primi ospiti entreranno nelle nuove case e entro l’estate 32 persone varcheranno la soglia del villaggio studiato ad hoc per persone con Alzheimer e demenza. Il Paese Ritrovato è una vera e propria cittadina con vie, piazze, giardinetti, negozi, il teatro, la chiesa, la pro loco, l’orto e gli appartamenti: un villaggio che rivoluziona il modo di intendere la cura e l’assistenza delle persone con Alzheimer e demenza, che offre alle persone malate la possibilità di vivere in libertà ma con l’assistenza e la protezione necessaria. La retta, per chi entrerà in questo villaggio, sarà di 98 euro al giorno per persona fino a che Regione non definirà il suo contributo. In realtà i costi quotidiani, per ciascun utente, sono di circa 120 euro. La differenza rimane a carico del bilancio della cooperativa La Meridiana 2, che l’ha realizzato: «Abbiamo deciso di partire comunque – spiega Roberto Mauri – accollandoci 22 euro a persona. Questo perché non possiamo far attendere le famiglie che vivono situazioni complesse e difficili. Considerato il carattere sperimentale del progetto, con Regione Lombardia e ATS Brianza è in corso un dialogo finalizzato a ridurre i costi per ogni utente e a definire il contesto in cui si potrà collocare Il Paese Ritrovato all’interno della rete dei servizi socio sanitari. Siamo fiduciosi che presto avremo buone notizie». Grazie ai supporti tecnologici progettati dal team di Meridiana in collaborazione con Università e Centri di Ricerca fra i quali il CNR, e il Politecnico di Milano, i costi de Il Paese Ritrovato sono sensibilmente inferiori, circa la metà, rispetto a realtà analoghe nate in altri paesi europei.

Il Paese Ritrovato è nato in meno di un anno e mezzo, con un investimento di oltre 10 milioni di euro: a regime ospiterà 64 persone, sorge su un un’area di oltre 14 mila mq, comporterà l’assunzione di 55 persone, con adeguata ed apposita formazione. Degli oltre 10 milioni di euro necessari per realizzare il progetto, poco meno di 7 sono giunti attraverso donazioni operate da famiglie, cittadini, imprese, fondazioni, associazioni. Non è mancata la collaborazione con gli enti pubblici: Comune di Monza, Regione Lombardia, ATS Brianza, ASST Monza. I contributi più importanti, quelli che hanno fatto sì che il progetto decollasse, sono arrivati da tre famiglie illuminate della Brianza: Rovati, Fontana, Fumagalli. Decisivi anche gli interventi di Fondazione Cariplo, della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Assolombarda Confindustria Milano-Monza Mb e dell’Associazione Petri Cagnola.

Dopo il taglio del nastro dello scorso 24 febbraio, La Meridiana è stata contattata da tutta Italia: «Siamo molto soddisfatti che tanti concittadini desiderano replicare questo modello anche in piccoli centri e borghi che fanno della nostra Italia, insieme ai rinomati tesori artistici, uno dei paesi più belli del mondo. Anche dall’estero sono giunte richieste di visitare il nostro Centro», spiega ancora Mauri.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA