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Amref: cambiamo la narrazione sulle migrazioni

La onlus, insieme al Comune di Milano ha organizzato “Voci di confine”, un convegno parte della rassegna “Insieme senza muri”. «Il tema della migrazione è fortemente collegato alla possibilità di costruzione di comunità più forti, unite e resistenti alle crescenti minacce di divisione sociale. Ma deve essere comunicato nel modo giusto», sottolinea il direttore dell'associazione Gugliemo Micucci

di Redazione

Amref Health Africa Onlus ha organizzato con il Comune di Milano un incontro dal titolo “Voci di confine: la migrazione è una storia da raccontare. Per davvero”.

«Le migrazioni sono tutti i giorni in prima pagina, quasi sempre come un problema di mero ordine pubblico, di sicurezza, e nei continui tentativi di criminalizzare le Ong», spiega Gugliemo Micucci, direttore di Amref, «Tutto ciò influisce sulle attitudini e i comportamenti dei singoli, aumentando le paure e i pregiudizi nell’opinione pubblica, di fronte alla complessità delle dinamiche legate alle disuguaglianze e alla crisi economica. Non a caso una delle ricerche di cui discuteremo a Milano ha purtroppo dimostrato che solo il 18% degli italiani intervistati considera l’immigrazione una possibilità positiva, una ricchezza. Noi vogliamo invertire questa tendenza, assumendoci la responsabilità di narrare le migrazioni, moltiplicando le voci e l’impatto delle esperienze dirette, delle “storie”, dei dati che possono rivelare il vero volto della migrazione e anche le opportunità che essa rappresenta. Servono cioè nuove narrazioni che rivelino come il tema della migrazione sia fortemente collegato alla possibilità di costruzione di comunità più forti, unite e resistenti alle crescenti minacce di divisione sociale, anche attraverso il contributo di persone di origine straniera allo sviluppo del Paese e dei territori di accoglienza».

Il dibattito del 21 giugno si inserisce dunque in questo quadro. «Vorremmo fosse un ulteriore passo verso una narrazione meno tossica e più corretta, per affrontare in modo costruttivo ed efficace un tema che riguarda i diritti, le vite delle persone, di chi migra e di chi accoglie, dei cittadini tutti, a prescindere dal loro status giuridico», aggiunge Micucci.

«La Rassegna “Insieme senza Muri”», ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, «nasce per favorire l’incontro e la socialità, attraverso momenti conviviali e momenti di riflessione, come quello organizzato da Amref che ospiteremo a Palazzo Marino, nella casa dei milanesi. Sarà una bella occasione per confrontarsi su una realtà che è diventata ormai quotidiana e per sconfiggere il pregiudizio che troppo spesso viene alimentato».

Al dibattito, promosso in occasione della Giornata del Rifugiato hanno partecipatotra gli altri, l’attore e storico testimonial Amref Giobbe Covatta, Luigi Manconi, direttore dell’Unar, Giusi Nicolini, già sindaca di Lampedusa e premio Unesco per la Pace, Abenet Berhanu, direttore Amref Health Africa Uganda, Tana Anglana, esperta migrazioni e sviluppo, Chiara Ferrari, Ipsos – Social and Opinion Research e il reporter Saverio Tommasi.

Amref sarà inoltre presente con Giobbe Covatta anche all’evento conclusivo della Rassegna “Insieme senza muri”, che si concluderà sabato 23 giugno con una tavolata interculturale da record, a partire dalle 12.30 al Parco Sempione. La giornata proseguirà con una kermesse artistica sul palco del teatro Burri (Parco Sempione) a partire dalle 16.


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