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CSI: a disposizone del neo presidente Figc Gravina

Il presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano Vittorio Bosio ha voluto rispondere all'appello lanciato al momento dell'elezione da parte del nuovo numero uno della Federazione. «Costruiamo un futuro diverso attraverso lo sport e il calcio, più vicino alle nuove generazioni, capace di utilizzare al meglio le nuove tecnologie, sensibile e inclusivo per coinvolgere tutti»

di Lorenzo Maria Alvaro

Gabriele Gravina, candidato unico alla presidenza della Figc, è stato eletto oggi, 22 ottobre 2018, alla prima votazione dall'assemblea della Federcalcio riunita a Roma, col 97,20% dei voti. «Oggi sento più forte che mai la responsabilità, la forza di fare un programma chiaro, deciso e condiviso», ha dichiarato Gravina in assemblea, «È il momento di avere il coraggio di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Dobbiamo fare squadra tra di noi e con tutte le istituzioni che ci sono vicine, con il CONI e con il Governo. Il calcio non si gioca da soli».

Nel calcio di squadra, da sempre è protagonista anche il Centro Sportivo Italiano. «Voglio congratularmi con il presidente Gravina, neo-eletto presidente nazionale FIGC»,si legge in una nota del presidente nazionale del Csi Vittorio Bosio, «La mia storia personale ed associativa è scandita dalla vicinanza con il movimento calcistico italiano, di cui la FIGC è componente importantissima. Quel calcio che ha determinato in molti casi le sorti morali della nostra nazione e che, ancora di più, ha fatto crescere milioni di ragazzi in amicizia, relazione, felicità e salute».

«Ora la sfida più importante», sottolinea Bosio, «costruire un futuro diverso attraverso lo sport e il calcio, più vicino alle nuove generazioni, capace di utilizzare al meglio le nuove tecnologie, sensibile e inclusivo per coinvolgere tutti, organizzato e qualificato attraverso istruttori, educatori, allenatori, dirigenti ed arbitri all’altezza dell’impegnativo compito che li attende».

Nel suo discorso di candidatura, il presidente Gravina ha detto di dare priorità alla “qualità”, prima che alla “quantità”, «una sensibilità che testimonia come i numeri sono solo il frutto delle politiche sportive e non viceversa».

Il CSI ha 285000 tesserati di calcio, dei quali 130000 sono under 18. «È una forte responsabilità che ci sentiamo addosso», conclude Bosio, «e che ci deve vedere attivi e ed impegnati insieme a tutti coloro che hanno a cuore lo sport e il calcio di base e per tutti in Italia. Caro presidente, ci mettiamo da subito a sua disposizione per lavorare insieme per il futuro del calcio e dei giovani. In bocca al lupo a lei e a tutti i suoi collaboratori».


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