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Patologia vascolare e malattia di Alzheimer

La federazione Alzheimer e Ard onlus (Associazione per la ricerca sulle demenze) hanno organizzato insieme un convegno in occasione della IX conferenza di neurologia. In programma la Lectio Magistralis del professor Pantoni dal titolo "Il contributo della patologia vascolare al declino cognitivo: riconoscere per prevenire"

di Redazione

È quanto mai attuale nonché rilevante il tema che sarà affrontato nel corso della IX Conferenza di Neurologia. Stiamo parlando dell’interferenza della patologia vascolare nelle malattie degenerative che saranno al centro del convegno dal titolo “Patologia vascolare e malattia di Alzheimer” in programma sabato 10 novembre, nella Sala Conferenze di Palazzo Reale a Milano (dettagli in agenda online).

A organizzare il convegno scientifico sono Ard-Associazione per la Ricerca sulle Demenze Onlus e la Federazione Alzheimer Italia. Protagonista il professor Leonardo Pantoni – ordinario di neurologia presso l’Università degli Studi di Milano e neo Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano – che nella sua Lectio magistralis “Il contributo della patologia vascolare al declino cognitivo: riconoscere per prevenire” illustrerà come la patologia vascolare sia una causa, da sola o in associazione con altri processi neurodegenerativi (tra cui il più frequente e noto è l’Alzheimer), del declino cognitivo che colpisce in maniera sempre più esponenziale la popolazione.

«Tale riconoscimento è importante perché misure preventive e terapeutiche sono possibili nel caso della componente vascolare attraverso un’azione sui fattori di rischio e sulla prevenzione dell’ictus. La prevenzione vascolare può quindi aiutare nella patologia degenerativa», commenta a sostegno il professor Claudio Mariani, presidente di Ard Onlus, che passa il testimone della direzione della UOC di Neurologia al Sacco al professor Pantoni. «Numerosi sono gli studi scientifici recenti che rilevano che la prevenzione dei fattori di rischio vascolari (ipertensione arteriosa, diabete, colesterolo, fumo di sigaretta, obesità, vita sedentaria, stress) riduce di più di un terzo i casi di Alzheimer, cioè la malattia degenerativa pura, che rappresenta nel complesso il 60% di tutti i casi di demenza».

Nella seconda parte della mattinata si terrà la Tavola rotonda, moderata dal professor Mariani, in cui interverranno tre relatori di fama europea: il professor Massimo Musicco, dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che farà un focus sull’invecchiamento della popolazione; il prof. Stefano Cappa, ordinario di neurologia presso la IUSS di Pavia e direttore scientifico dell’IRCSS Fatebenefratelli di Brescia, che si concentrerà sulla stimolazione e riabilitazione cognitiva; il prof. Nicola Vanacore, del Centro Nazionale di prevenzione delle malattie e promozione della salute dell’Istituto Superiore di Sanità, che affronterà il tema dei fattori di rischio e delle strategie di prevenzione.

«Sono felice di affiancare Ard onlus e il professor Mariani, importante ricercatore e personale amico, in questa iniziativa proposta ai cittadini», commenta Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia. «In Italia le persone affette da demenza e Alzheimer sono stimate nel complesso in 1.241.000 e noi abbiamo il dovere di diffondere la più corretta e diffusa informazione sia di tipo sociale sia medico scientifico».

In paertura photo by abi ismail on Unsplash