Solidarietà & Volontariato

L’invito ai senior: «Diventate Kaumatua»

Nasce a Milano la prima community di adulti maturi che aiutano i giovani. Il nome da una parola maori che indica gli anziani. L'ideatrice Odile Robotti: «La città è seduta su una miniera di argento. Vogliamo valorizzarla». Morace: «L'invecchiamento non è solo un problema. Abbiamo guadagnato 10 anni di vita. Possiamo restituirli ai giovani»

di Antonietta Nembri

Kaumatua è il nome con cui vengono chiamati gli anziani nelle tribù Maori della Nuova Zelanda. In quella cultura, gli anziani hanno il compito di guidare e insegnare alle nuove generazioni e sono tenuti in grande conto dalla comunità. Da noi, invece, l'invecchiamento è percepito solo in chiave negativa. Non è quindi un caso che a Milano nasce una nuova realtà che ha deciso di chiamarsi Kaumatua e invita gli adulti maturi, in pensione e che hanno voglia di fare qualcosa per gli altri e in particolare i giovani, a mettere a disposizione delle nuove generazioni la propria esperienza e conoscenza.
È stata presentata oggi la non profit Kaumatua, che ha sviluppato una piattaforma web per permettere agli adulti maturi di mettere a disposizione esperienza e tempo a favore della comunità e delle nuove generazioni.

Partecipare è semplicissimo. Basta iscriversi sul sito, ricercare, sfogliando il calendario, le attività proposte dalle associazioni di volontariato, cliccare su quella desiderata e prenotarsi. Per facilitare la ricerca è anche possibile selezionare le attività per tipologia, fascia oraria, destinatari, utilizzando i filtri specifici.
Si può per esempio decidere di prendersi cura di un bambino in ospedale coi volontari di Abio. Fare piccoli lavori di giardinaggio e bricolage al Ceas, Centro Ambrosiano di Solidarietà. Giocare coi bambini seguiti dall'Associazione Paolo Pini. Insegnare i trucchi del mestiere di parrucchiere ai ragazzi che seguono il corso promosso dal centro educativo FormaGiovani allo Stadera.

L'iniziativa del resto si rivolge anche a scuole, associazioni ma anche giovani. Per esempio un ragazzo che vuole iscriversi all'università ma non sa che indirizzo scegliere? Sul sito può trovare il Kaumatua che fa per te
Oltre al mondo del non profit, Kaumatua guarda anche a quello delle imprese. Il team cerca nelle aziende i volontari prossimi alla pensione per indirizzarli ad attività pro-sociali e li mette in contatto con le aziende giovanili. Ha già aderito alla nuova iniziativa l'incubatore Talent Garden: la partnership permetterà ai Kaumatua di supportare pro-bono le startup dei giovani


I partecipanti alla presentazione di Kaumatua

«È come se nell'era della longevità fossimo diventati tutti giovanilisti e, per effetto di questo paradosso, in una città come Milano gli adulti maturi fossero una miniera d'argento non ancora scoperta» ha spiegato Odile Robotti, fondatrice di Kaumatua, intervenendo alla presentazione dell'iniziativa. «La nostra missione è aiutare gli adulti maturi milanesi a sprigionare tutto il loro potenziale benefico a favore delle giovani generazioni. Ma la nostra ambizione è anche quella di diventare un movimento culturale. Vogliamo liberare gli adulti maturi dallo stereotipo negativo. La risposta non è scimmiottare i giovani, modificando l'aspetto fisico con botox e jeans strappati, ma offrire quello che si sa fare, il proprio tempo e capacità».

«Preceduto solo dal Giappone, l'Italia è il secondo Paese al mondo più longevo», ha detto il sociologo Francesco Morace, nel corso della conferenza di presentazione. «Al contrario di quanto comunemente si pensi questo dato di fatto non è una sfortuna. Se l'Italia ha retto alla crisi è perché ci sono stati i nonni. La società italiana è una di quelle in cui gli anziani passano più tempo con i nipoti. I vecchi sono percepiti solo come un problema, ma questo dipende dalla visone autolesionista con cui in Italia troppo spesso guardiamo a noi stessi. Al contrario, i nati negli anni 50 durante il boom economico, hanno guadagnato rispetto ai loro genitori 10 anni di vita, ora possono restituire quello che hanno ricevuto. La sfida è trasferire capacità e disponibilità di questi super-adulti dalla sfera familiare al quartiere alla città».

In collegamento telefonico Bruno Pizzul, storico cronista sportivo ha osservato: «Con l'età si può avere la tendenza ad auto-emarginarsi, credo invece che gli anziani abbiano la possibilità e anche il dovere di non farsi tagliare fuori. Penso che il rapporto tra anziani e giovani possa offrire spunti per una reciproca educazione. Naturalmente occorre una predisposizione da parte di entrambe le parti. Io sono stato fortunato avendo un rapporto splendido con i mei 11 nipoti. Credo che il contributo maggiore che la mia generazione possa dare è la passione per il mondo reale, da cui a volte i giovani mi paiono evadere preferendo il virtuale».

Kaumatua è nasce dalla costola di MilanoAltruista, la prima non profit che ha promosso in città il volontariato flessibile utilizzando il web, forte di una community di 200 onlus, decine di scuole e oratori.

Fota da Unsplash


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