Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Education & Scuola

“Noi senzaconfini”, videostorie di rifugiati e seconde generazioni di successo

La collana è lanciata da Uninettuno, università telematica internazionale che dal 2016 dà la possibilità di studiare a distanza a migliaia di persone di almeno 67 paesi diversi

di Daniele Biella

Raccontare le storie di rifugiati e immigrati di seconda generazione che in Italia hanno messo a frutto i propri talenti, diventando uomini e donne di successo: nasce così, da un’idea del Rettore Maria Amata Garito, la collana video dal titolo “NOI #Senzaconfini insieme per un Mondo Migliore”, realizzata dall’Università Telematica Internazionale Uninettuno, che andrà prossimamente in onda sul canale tv satellitare UNINETTUNO.UNIVERSITY.TV.

I protagonisti della collana sono rifugiati e immigrati di seconda generazione residenti in Italia: Hicham Ben Mbarek, Takoua Ben Mohamed, Vode Devon Ebah, Amin Nour, Kassim Yassin Saleh, Zakaria Mohamed Ali, Mohamed Keita e Fasasi. Stilisti e imprenditori, vignettisti, musicisti, attori, registi, reporter, fotografi e scultori che raccontano le loro storie. Storie diverse, come i Paesi da cui provengono (Marocco, Tunisia, Nigeria, Somalia, Mali e Gibuti), e dalle quali emerge il loro coraggio, la loro forza e il loro impegno per inserirsi con successo nella nostra società. Storie a cui l’Università Telematica Internazionale Uninettuno ha scelto di dare voce attraverso il suo canale tv satellitare e i canali social e web. Una scelta che rinnova l’impegno dell’Ateneo di mettere insieme le differenti culture, consapevoli che la conoscenza degli altri aiuti a costruire un futuro di pace.

Nel 2016 Uninettuno ha infatti creato l’Università per i rifugiati, un portale multilingue (inglese, francese, italiano, arabo e greco) che dà la possibilità a rifugiati, richiedenti asilo e immigrati di frequentare l’università e studiare la lingua del Paese che li ospita, senza limiti di spazio, di tempo e di luogo. Il portale consente il riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze professionali già ottenuti nei Paesi di origine. Sono 12.680 i rifugiati che stanno studiando il corso “Imparo la lingua italiana” tramite l’APP Uninettuno, provenienti da 67 Paesi del mondo, mentre sono 450 gli utenti registrati al portale “Università per rifugiati”. Sono infine 100 i rifugiati in Italia e all'estero che, grazie alle borse di studio che Uninettuno ha messo a disposizione a titolo gratuito, stanno studiando con un pc, smartphone o tablet connessi a internet, anche dai centri di accoglienza o dai campi profughi fuori dall’Italia (Libano, Ruanda, Ghana, Turchia, Germania, Benin). La maggior parte di loro (quasi il 40%) ha meno di 30 anni e il 30% è già in possesso di un diploma di laurea o di master.

Grazie al modello “Università per rifugiati”, Uninettuno ha già ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali: la menzione d’onore al premio IELA 2017 (International E-Learning Award – Academic Division) alla Columbia University; è stata riconosciuta dall’UNESCO come uno degli atenei che opera e orienta le proprie azioni verso il raggiungimento dei 17 “Sustainable Development Goals (SDG)” delle Nazioni Unite; il portale statunitense E-Learning Inside l’ha inserita tra le 5 Top Stories 2017, a livello mondiale, nel settore e-learning. Il 7 gennaio 2019, il Rettore Maria Amata Garito è stata invitata dall’Onu nella sede centrale a New York per presentare il modello “Università per rifugiati” .


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA