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SciAbile: da 16 anni la scuola di sci che sa includere

Il progetto di Bmw Italia è tra i più longevi. Nato nel 2003 con il campione paralimpico Alex Zanardi vede di anno in anno aumentare gli atleti e gli allievi che si cimentano sulle piste di Sauze d'Oulx. Il pilota di motociclismo Emiliano Malagoli qui ha ricominciato a sciare con la tavola da snowboard. Olte 12mila le ore di lezione gratuite erogate e quasi 1.300 gli allievi con disabilità che hanno iniziato a sciare grazie all'iniziativa. Tra di loro Carlotta "Cocca" Visconti, atleta paralimpica di boccia

di Antonietta Nembri

Compie sedici anni il progetto SciAbile, nato nel 2003 dalla collaborazione tra Bmw Italia e la scuola di sci Sauze d’Oulx Project che, nelle parole di Sergio Solero, presidente e Ad di Bmw Italia segna il punto di partenza delle attività di Csr dell’azienda. «È nato tutto a Salice sedici anni fa con Alex Zanardi come testimonial fin dalla prima edizione». Un’esperienza che è cresciuta negli anni, ampliando i numeri e confermandosi come uno dei pilastri della strategia di Corporate and Social Resposability di Bmw Italia SpecialMente.

Giovedì 14 marzo sulle piste di Sauze d’Oulx si sono ritrovati gli amici del progetto che in questi anni ha permesso a quasi 1300 allievi con disabilità di frequentare i corsi di sci, una media di oltre 200 all’anno che in sedici anni hanno usufruito di oltre 12mila ore di lezioni gratuite. In quest’ultima stagione – ancora in corso – gli allievi sono stati 193 per un totale di circa 900 ore, entro aprile si conta di far sciare ancora 80 allievi con una stima di ore tra le 1200 e le 1300 ore. Sono numeri importanti per quest’esperienza unica che era nata con 33 allievi, ma che non dicono tutto.
Perché l’esperienza di SciAbile è negli occhi dei ragazzi che imparano a sciare e nell’ispirazione che lascia in loro. «Lo sci è una disciplina difficile» ammette Alex Zanardi, campione paralimpico e pilota. «Una volta che impari a padroneggiarla, quando ti lanci in una discesa allora puoi credere possibile fare altro».


Alex Zanardi impegnato in una discesa, alle suo spalle Sergio Solero

Sedici anni, sono anche segno di continuità per un’attività di Csr che non è solo uno spot. «Restituire parte del successo raggiunto alla società è un tema importante che rende lo stesso successo sostenibile. Ed è ormai un mantra per i manager e le imprese che hanno l’ambizione di esercitare un ruolo di leadership a livello globale», ha sottolineato Solero ricordando anche che «questa visione sta diventando una richiesta sempre più pressante da parte dei consumatori e la richiesta di sostenibilità è diventata un asset aziendale». Un impegno che ha continuato il Ceo «noi come Bmw Italia abbiamo preso molto sul serio, tanto che lo scorso anno per documentarlo abbiamo pubblicato il primo report di SpecialMente (piattaforma web che raccoglie tutti i contributi e le iniziative nell’ambito della Csr – ndr). Ma l’online non esisterebbe se non ci fosse un “on land” anzi un “on snow” come SciAbile, un’attività concreta che indica come superare i limiti e che quando non riesci a farlo da solo, lo puoi fare con un’altra persona, un maestro di sci, un amico, tutti insieme».

E di amici SciAbile ne ha tanti e ogni anno crescono. Da tre anni tra di loro c’è anche Emiliano Malagoli, motociclista e fondatore della onlus Diversamente Disabili per il quale «SciAbile è diventato un appuntamento imperdibile durante l’anno. Grazie a questo progetto ho ricominciato a sciare con lo snowboard, vincendo un’altra sfida che mi sono posto dopo l’incidente. E questo è stato possibile grazie ai maestri della scuola di sci di Sauze d’Oulx», ha detto Malagoli dopo una mattinata sulle piste annunciando la sua prossima sfida: la Maratona di New York. Tra gli amici anche lo chef stellato Gianfranco Pascucci che ha definito un onore poter partecipare «a questo progetto di inclusione sociale. Ho potuto incontrare persone speciali che mi hanno regalato grandi emozioni» e ha voluto ringraziare Bmw Italia per la possibilità «di contribuire con i miei piatti a questo appuntamento». Quest’anno Pascucci ha voluto portare con sé anche il figlio per far vivere anche a lui un’esperienza inclusiva importante.

Del resto, come ha sottolineato la maestra di sci Chiara Gamberoglio, responsabile del progetto SciAbile della scuola di sci Sauze d'Oulx Project, «da un paio di anni abbiamo scelto di lavorare con i bambini delle scuole perché volevamo fare qualcosa di più. Perché sono i bambini il nostro futuro e se noi non sempre riusciamo a includere, loro forse riusciranno a farlo. Ed è stato davvero bello vedere come i bambini giocavano insieme sulla neve».
SciAbile diventa così un paradigma dell’idea di inclusione che continua Gamberoglio «passiamo anche nei corsi di formazione dei mastri di sci che vengono qui a vedere».

La scuola di sci offre corsi specifici per qualsiasi tipologia di disabilità raggruppabile in tre macrocategorie: fisica e motoria, sensoriale (non vedenti, ipovedenti e sordi) e intellettivo relazionale. Nel corso degli anni è stato incrementato il numero di attrezzature a disposizione, al momento sono 9 ausili fra “mono-sci”, “bi-sci” e “tandem-sci”, adatti a gni età oltre a megofono, caschi con auricolari per non vedenti.

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Nella gallery un allievo alle prese con i primi rudimenti di sci; alcuni degli ausili della scuola e i lavori realizzati con i ragazzi delle scuole

Tra gli sciatori speciali di Sciabile c’è anche Carlotta Visconti, per tutti “Cocca” la cui storia sportiva è nata proprio a Sauze d’Oulx. Dagli sci ha cominciato un percorso che l’ha portata molto lontano e che l’ha fatta arrivare alla Boccia Paralimpica con il progetto lanciato nel 2016 in occasione del centenario del Gruppo e dei 50 anni di BMW Italia e che oggi ha consentito di creare un movimento con la Federazione della Boccia che, partendo da zero, vanta oltre 150 atleti e che per la prima volta mira a portare una rappresentativa italiana a Tokyo 2020.

A contagiare tutti con il suo entusiasmo Alex Zanardi che dopo una mattinata sul suo monosci, affrontando tutte le discese con la grinta e la velocità che lo caratterizza in tutti gli sport osserva «scendere da una pista da sci rafforza la convinzione di poter affrontare anche altro. Ma anche in chi guarda il nostro sciare genera ispirazione». Zanardi che si definisce orgoglioso di essere il testimonial di SciAbile sottolinea come sciare a Sauze d’Oulx per lui sia «sempre una grande emozione. Dal 2003, quando è nato il progetto, non sono mai mancato perché ho capito e apprezzato fin dal primo istante il valore di questa iniziativa nata da un’idea della scuola di Sauze con il supporto di Bmw Italia. Qui le ragazze e i ragazzi, ma anche i meno giovani, che vengono a sciare comprendono una lezione fondamentale: che il talento residuo che è rimasto dopo un incidente, una malattia o un problema congenito è una miniera d’oro che può consentire di fare cose alle quali inizialmente non hanno neppure pensato. Come dico spesso, i limiti sono più nella nostra testa che nelle nostre condizioni oggettive. Una cosa mi ha sempre colpito di questa giornata sulla neve: tutti sorridono».

Foto in apertura e immagini con Zanardi di Ufficio stampa


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