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Autismo, il successo del Counseling grazie ai programmi individualizzati

Il servizio sperimentale nato nel 2013 segue quasi 600 persone con autismo. Il 36% ha incrementato le abilità di socializzazione e il 30% quelle di comunicazione. Non mancano benefici anche per le famiglie: il 79% ha ottenuto un benessere psicofisico diretto, il 57% un risparmio economico, mentre 6 genitori su 10 hanno più tempo per se stessi

di Redazione

In occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo, Fondazione Sacra Famiglia presenta i risultati del servizio di Counseling Territoriale per l’Autismo, progetto sperimentale nato nel 2013 per rispondere a un crescente bisogno di aiuto da parte delle famiglie.
A oggi il servizio Counseling, guidato dal dottor Lucio Moderato, direttore dei Servizi Innovativi per l’Autismo, segue quasi 600 persone, di età compresa tra i 3 e i 29 anni, di cui l’84% bambini e adolescenti fino ai 16 anni.
L’età media delle persone che hanno aderito al servizio è di 10 anni. Due, in media, gli interventi settimanali erogati: il 69% ambulatoriali, il 14% in ambito scolastico, l'8% domiciliari.

Ancora più importanti sono gli effetti positivi fatti registrare dal Counseling sulle persone con autismo. Dal 2015 al 2018, infatti, si è verificato uno sviluppo positivo del 44% nelle abilità cognitive culturali, del 18% nella socializzazione, del 15% nella comunicazione e il 12% nell’auto accudimento.
Nel loro complesso, le valutazioni indicano una progressione e confermano una dinamicità variabile dello sviluppo, in quanto i primi anni di trattamento sono quelli in cui si vede il maggior livello di sviluppo e una maggiore stabilità nella progressione del miglioramento.

La valutazione delle famiglie nei confronti del Counseling è favorevole, come rivela un’indagine svolta da Sacra Famiglia su un campione di genitori di utenti del servizio. In particolare, il 61% del campione ha registrato un minor dispendio di tempo per ottenere informazioni e servizi per il figlio, soprattutto grazie alla figura dell’educatrice, persona di riferimento cui rivolgersi per necessità quali la gestione quotidiana dei figli o le questioni burocratiche (normative, rapporti con enti pubblici, agevolazioni, contatti con professionisti).
Dal punto di vista economico, il 57% delle famiglie ha dichiarato di aver ottenuto un risparmio economico (+33% rispetto al 2016), grazie al voucher che Regione Lombardia ha erogato a favore degli utenti del progetto, che ha permesso la riduzione degli interventi a pagamento (logopedia, visite specialistiche ecc.). Il risparmio medio mensile è stato pari a 238 euro.

Quanto al benessere generale, ben il 79% (era il 65% nel 2016) dei genitori ha osservato un miglioramento dello stato psicofisico proprio e di quello degli altri caregiver grazie al progetto Counseling. Inoltre, viste le migliori capacità di adattamento del figlio, il 64% delle famiglie ha potuto destinare parte del budget ad attività creative e culturali. Il 74% afferma di aver avuto meno bisogno di ricorrere a sedute psicologiche, non sentendosi più abbandonato ma, al contrario, adeguatamente sostenuto. Anche i passi avanti dei figli, soprattutto nelle autonomie, danno maggiore speranza ai genitori, che così affrontano la vita con più serenità.

Ma come funziona, quale il metodo di questo servizio? Il Counseling Territoriale per l’Autismo ha due obiettivi: da una parte favorire il miglior adattamento possibile delle persone al proprio ambiente, incentivare l’integrazione sociale e garantire una soddisfacente qualità di vita; dall’altra attivare procedure di abilitazione specifiche, anche all’interno dei normali contesti di vita perché l’ambiente familiare gioca un ruolo chiave per sostenere chi ha bisogno.

La famiglia al centro è una prerogativa di Fondazione Sacra Famiglia: il Counseling propone infatti servizi di orientamento in supporto alle famiglie, attraverso un sostegno psicoeducativo e attività di “family training”. A questi, si aggiunge il fondamentale coordinamento con gli operatori della rete per coinvolgere comuni, scuole, insegnanti ed educatori che insieme rappresentano i punti di riferimento nella vita del bambino autistico.

Nello specifico, il Counseling Territoriale per l’Autismo propone programmi personalizzati per ogni utente e training individuali che permettano di acquisire abilità per affrontare la realtà della vita quotidiana. Gli interventi psicoeducativi sono declinati con diversi gradi di intensità, in differenti contesti: in ambulatorio, a domicilio, a scuola, in ambito lavorativo o nel contesto sociale.

Obiettivo è aiutare le persone a migliorare le proprie capacità comunicative, cognitive, incoraggiare la socializzazione, la lettura, scrittura, le abilità logico-deduttive, promuovere il rispetto delle regole, l’autonomia di movimento e di gestione economica e in particolare l’inclusione sociale.