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5 milioni per la ricerca sulla sclerosi multipla

AISM è fra i principali finanziatori nel mondo della ricerca sulla sclerosi multipla. Il nuovo bando mette a disposizione dei ricercatori 5 milioni di euro. L'obiettivo è trovare la causa, la cura, migliorare i servizi e la qualità della vita della persona con sclerosi multipla. Le proposte saranno accettate fino al 20 maggio

di Sara De Carli

La più piccola delle sue figlie, ai tempi della scuola materna, ai compagni e alla maestra spiegò orgogliosa che la mamma di lavoro faceva la “cercatrice”: «cerca la cura per le malattie», disse. La malattia di cui Veronica De Rosa si occupa fin dal 2003 è la Sclerosi Multipla, tanto che nel maggio 2018 ha vinto il Premio Rita Levi Montalcini che Aism e Fims assegnano ogni anno a un talento under40. Napoletana, 39 anni, una laurea in scienze biotecnologiche (2002) e un dottorato in oncologia e endocrinologia molecolare (2008), autrice di 48 articoli scientifici, De Rosa lavora all’Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale del CNR di Napoli e nel tempo ha indirizzato le sue ricerche sulle relazioni esistenti tra metabolismo e sistema immunitario.

«Collaboriamo con diversi centri clinici, studiando pazienti neodiagnosticati che non hanno ancora avviato alcun trattamento: il mio obiettivo è comprendere il meccanismo per cui le cellule T regolatorie, che dovrebbero difendere il nostro organismo, nei pazienti con SM non riescono a proteggerci dai linfociti effettori», spiega. L’idea di fondo è che conoscere questi meccanismi possa portare a nuove possibilità terapeutiche (sta già accadendo) che intervengono sul metabolismo delle cellule o a nuovi tool diagnostici, partendo ad esempio dalla valutazione della funzione di questa sottopopolazione linfocitaria. «Ripristinare il corretto funzionamento delle cellule T regolatorie fermerebbe completamente il progredire della malattia: certo, il danno neuronale non può essere risolto perché i neuroni non possono rigenerarsi, ma combinando diagnosi precoce e nuove terapie l’impatto può essere davvero significativo». Anche perché c’è un’ipotesi ancora più interessante che si sta profilando all’orizzonte: che le alterazioni metaboliche intracellulari possano essere corrette semplicemente intervenendo sul metabolismo generale, ad esempio tramite l’alimentazione.

Valeria De Rosa è una dei tanti ricercatori sostenuti da AISM e dalla sua fondazione, FISM, con i suoi bandi. Il nuovo Bando FISM, appena pubblicato, stanzia altri 5 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca sulla sclerosi multipla: un invito a tutti ricercatori a fare la propria parte per cambiare la realtà della SM, con il preciso obiettivo di trovare la causa, la cura, migliorare i servizi e la qualità della vita della persona con sclerosi multipla.

Il Bando FISM 2019 valuterà con favore progetti innovativi, speciali, anche di lungo periodo, pensati con strategie collaborative. Ai ricercatori viene richiesta la capacità di integrarsi e di interagire tra più gruppi di ricerca, in ambiti di ricerca interdisciplinari, capaci di percorrere direzioni strategiche, innovative, andando verso la ricerca della causa e della cura risolutiva, verso un concreto cambiamento della vita della persona con sclerosi multipla, sostenendo anche infrastrutture per la ricerca. Potranno essere presentati progetti annuali, biennali, triennali, nonché progetti pilota di un anno per ricerche innovative ad alto rischio, progetti speciali e proposte di infrastrutture per la ricerca. I ricercatori potranno presentare i progetti sino al 20 maggio.

La volontà di AISM è quella di portare cambiamenti concreti nella vita delle persone con sclerosi multipla, in particolare trovando risposte per le forme progressive della SM. «La ricerca che vogliamo è quella che cambia la realtà della sclerosi multipla: negli ultimi 10 anni abbiamo investito oltre 74 milioni di euro nella ricerca, 54 dei quali provengono dal 5 per mille; abbiamo sostenuto 422 ricercatori, 172 borse di studio, 582 progetti di ricerca dal 1987 ad oggi», dichiara Mario Alberto Battaglia, Presidente della FISM. «Vincere la sclerosi multipla è una sfida che richiede l’impegno di tutti, non solo di chi vive con la SM».