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Popolo e fraternità, due temi chiave per Azione cattolica

Si riuniscono a Chianciano Terme, dal 3 al 5 maggio i quadri dirigenti dell'Ac nel convegno dal titolo "Un popolo per tutti. Riscoprirsi fratelli nella città". Tra le tracce di riflessione: l'impegno politico nei teritori, la costruzione di alleanze per il bene comune, il futuro dell'Europa. Nel corso della tre giorni sarò avviato un nuovo cammino, che vedrà insieme l'associazione e Fondazione Telethon

di Redazione

L’impegno politico nei territori, la costruzione di alleanze per il bene comune, il futuro dell’Europa… sono alcune tracce intorno alle quali sarà declinato il tema “Popolo”, nella prospettiva della “Fraternità” intesa come categoria unificante, attraverso la quale l’Azione cattolica vuole continuare ad essere protagonista nel paese, contro la globalizzazione dell’indifferenza e per la costruzione di legami di speranza e di futuro. E proprio “Un popolo per tutti. Riscoprirsi fratelli nella città” è il titolo del Convegno nazionale delle Presidenze diocesane di Azione cattolica, in programma dal 3 al 5 maggio a Chianciano Terme (dettagli in agenda online). Alla tre giorni parteciperanno oltre 600 quadri dirigenti dell’associazione, espressione della fitta e popolare rete che vede l’Ac presente in oltre 5.400 parrocchie di 219 diocesi italiane. L’appuntamento aprirà di fatto i lavori dell’anno associativo che porterà alla XVII Assemblea nazionale programma dal 30 aprile al 3 maggio del 2020.

Tra gli altri sono provisti gli interventi di monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo Settore, Giuseppina Paterniti, direttrice del TG3- Rai, Matteo Truffelli, presidente nazionale Ac, monsignor Gualtiero Sigismondi, assistente generale Ac e vescovo di Foligno, monsignor Stefano Manetti, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Chianciano, Carlo Fornari, responsabile relazioni Fondazione Telethon, Massimo Pallotino, della campagna “Chiudiamo la forbice”, Nunzia De Capite, Alleanza contro la povertà, don Armando Zappolini, della campagna “Mettiamoci in gioco”, Laila Simoncelli, della campagna “Ministero della Pace”.

Convinta che il nostro sia un tempo che ha molto bisogno di recuperare il valore e il significato del “sentirsi popolo” e del “prendersi cura” dei problemi e delle sfide che attraversano le nostre comunità, per “servire” e non per “servirsi” del popolo, l’Azione cattolica con il Convegno di Chianciano intende ribadire il suo sì al magistero della Chiesa e alla costruzione di una “città dell’uomo” globale e connessa, che non dimentica le sue radici e il valore della memoria, multiculturale (con la sua pluralità di lingue, culture e fedi), dove nessuno è «scartato» e il grido dei poveri trova ascolto.
A Chianciano Terme anche l’avvio di un nuovo cammino, che vedrà insieme Azione cattolica e Fondazione Telethon.

Nel programma del Convegno, il ricordo di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista di «Europhonica» morto in seguito alle ferite riportate nell’attentato di Strasburgo dell’11 dicembre 2018. So(g)no l’Europa… è il titolo della tavola rotonda a lui dedicata.


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