Attivismo civico & Terzo settore

Azzardo. Villarosa (M5S): «Niente legge nazionale né confronto con il settore, sono stato frainteso»

Dopo aver duramente attaccato Vita sulle pagine delle agenzie di stampa del settore giochi, il sottosegretario all'economia con delega ai giochi Alessio Villarosa fa marcia indietro rispetto alle parole sull'azzardo legale che ha pronunciato alla manifestazione dei tabaccai e che erano oggetto delle nostre critiche. Più che la notte a portare consiglio è stata la rivolta interna al M5S che ha visto cittadine, cittadini, parlamentari e consiglieri regionali chiedere conto dell'incauta uscita al sottosegretario

di Redazione

Notte agitata al Governo. Ad agitare ancorla ancora di più, i malumori sul fronte interno del M5S per le "azzardate" dichiarazioni del sottosegretario all'economia, con delega ai giochi, Alessio Villarosa che ha dovuto ritirare le proprie dichiarazioni e, richiamato all'ordine, ha diramato un comunicato.

Il caso lo abbiamo sollevato a Vita, ieri: perché il sottosegretario con delega ai giochi (e alle banche e al demanio), quindi con un ruolo importante e cruciale al Mef, si è lanciato dal palco della manifestazione della Federazione Italiana Tabaccai (che tra l'altro fa parte del consorzio che si è aggiudicato la concessione del Gratta & Vinci con Lottomatica) in una serie di luoghi comuni assolutamente in contrasto non solo il contratto di governo e il programma del M5S contro la diffusione massiva dell'azzardo nei locali di prossimità, ma persino del buonsenso?

Non pago, ier iesera il sottosegretario aveva rilasciato delle dichiarazioni molto dure nei confronti del nostro articolo accusandoci di un uso strumentale della questione solo per attaccare il governo. Parole che si commentano da sole. Parole tra l'altro consegnate alle agenzie del settore dei giochi. Come dire: se il mezzo è il messaggio. Il messaggio a chi era rivolto? Non a caso è arrivato immediato il plauso di alcune organizzazioni di categoria dell'azzardo legale che da tempo fanno pressione affinché il governo avvii un tavolo per "una riordino del settore". Cosa che Villarosa, proprio ieri, sulla sua pagina facebook aveva annunciato e promesso e che ora smentisce.

Nel video le parole di Villarosa del'8 maggio.

Qui sotto le parole di oggi 20 maggio:


«La lotta al gioco d'azzardo dilagante è un pilastro dell'azione politica del Movimento 5 Stelle. Da sempre. Per questo abbiamo preteso che nel contratto di Governo questo impegno fosse esplicitato chiaramente. Per questo uno dei primi provvedimenti da quando il Movimento 5 Stelle è al governo è stato lo stop alla pubblicità del gioco d'azzardo, con il Decreto Dignità. A quanti scrivono o pensano che su questo fronte il Governo voglia tirarsi indietro dico che si sbagliano. Finché il Movimento 5 Stelle sarà al Governo le leggi regionali e i regolamenti locali che meritoriamente da Nord a Sud stanno arginando il dilagare dell'azzardo non saranno mai toccati, non sono questi a dare “caos legislativo. E non c’è un pericolo di legislazione "a macchia di leopardo", questa era una tesi dei vecchi governi. Semmai ciò accade nella tutela dei più deboli: il nostro impegno è e sarà quello di dare all'Italia una legislazione di cornice che garantisca requisiti minimi di tutela per i cittadini in tutti i territori, anche in quelli privi di legislazione regionale. Questo deve esser chiaro: non ci sarà un “riordino funzionale al mercato”. Quanto poi agli stereotipi dei governi precedenti come «l'azzardo legale scaccia quello illegale», mi limito a dire che la posizione del Movimento su questo punto è lontana anni luce da simili cliché. Abbiamo sempre detto -in linea con le risultanze della Commissione Antimafia della scorsa legislatura- che l'azzardo legale è uno strumento che la criminalità organizzata utilizza per riciclare denaro, e che comunque rappresenta la via più semplice per far sprofondare il cittadino nell'abisso dell'azzardopatia e del gioco illegale. Le ultime indagini coordinate dalla Procura Nazionale Antimafia ci dicono che le mafie utilizzano punti vendita con regolari concessioni, come paravento per le scommesse illegali. Tant’è che in commissione Antimafia abbiamo chiesto uno specifico comitato per approfondire anche l’azzardo legalizzato. Per questo è necessario ridurre l'offerta di azzardo legale, così come la sua propaganda. Questa la nostra idea, questa la nostra posizione; da cui partiamo ogni giorno senza arretrare un centimetro».

Ora il confronto con i concessionari e il riordino della normativa, dice il sottosegretario con delega ai giochi Alessio Villarosa, non si faranno più. Parlamentari, consiglieri regionali, cittadine e cittadini ieri hanno chiesto in massa un chiarimento sulle prese di posizione di Villarosa (che, ripetiamolo, ha la delega ai giochi e come sottosegretario in pubblico parla a nome del Governo) e, soprattutto, sulla sua reazione al nostro articolo segno di tanto, troppo nervosismo.

Questione chiusa? Probabilmente no, il vulnus rimane. Ed è soprattutto un vulnus culturale: come si può pensare di maneggiare una materia tanto complessa senza maneggiare con cura nemmeno le parole? A futura memoria, diceva Leonardo Sciascia. Se il futuro ne avrà ancora, di memoria. Vedremo,


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