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Cooperazione & Relazioni internazionali

Ha vinto Macron, ecco perché

Dato perdente da numeri e analisti, grazie alle sue abili mosse politiche Macron è il nuovo kingmaker dell'UE. Mentre l'effetto-Greta schiaccia popolari tedeschi e populisti al Nord, il presidente francese tesse inedite alleanze. È scacco matto. L'Italia? Non conterà nulla, né nella maggioranza né all'opposizione

di Marco Dotti

Allontaniamo il rumore di sottofondo e guardiamo i fatti: Macron è il kingmaker della prossima Europa.

Kurz (Austria) si adegua. Orban (Ungheria) anche. Uk? Fuori gioco con Farage. Il fattore-Greta ha spostato tutti gli equilibri del Nord erodendo il terreno sotto i piedi a tutti. Tanto ai popolari tedeschi, quanto ai populisti. Chi determinerà gli equilibri nei gruppi e orienterà le nomine? Macron.

L’Italia non conterà nulla perché avrà pochi parlamentari nel blocco di maggioranza. Il PD ne prenderà atto? Il M5S ha visto sgretotolarsi gli alleati che aveva scelto e non si sa dove si collocherà, Salvini sarà costretto a trattare per intestarsi i risultati. Macron, scaltro, ha scelto l’Alde (i liberali) e l'ha portata in maggioranza, ma per dissolverla in un nuovo gruppo che verrà.

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Gli Stati vassalli (Ungheria, Polonia, ma anche Olanda) ci metteranno pochi minuti per adeguarsi. Non è da Orban stare ai margini. Si configura così una vittoria su larga scala (politica), anche se elettoralmente i conti col pallottoliere possono dire altro.

Scacco matto. Questa è la politica, d'altronde. L'avevamo dimenticata.


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