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“Non sono problemi nostri”: il video virale che smonta la retorica dei porti chiusi

La clip è realizzata dal duo palermitano de I Sansoni e in pochi secondi, usando la metafora del condominio, riesce a chiarire il valore dell'accoglienza

di Lorenzo Maria Alvaro

Spesso in questi mesi di criminalizzazione nei confronti delle ong e del loro impegno nel salvare vite in mare si è fatto riferimento ad un problema di comunicazione.

Al fatto cioè che le organizzazioni non riescano ad uscire dalla contrapposizione imposta dalla retorica leghista e facciano fatica a trovare un linguaggio efficace da contrapporre a quello dello slogan, che ha coniato veri e propri tormentoni come “porti chiusi” o “prima gli italiani”.

Qualcuno però ha provato a cambiare le cose. I fratelli Fabrizio e Federico Sansone, in arte I Sansoni, sono videomaker e hanno in questi giorni lanciato in rete “Non sono problemi nostri”.

Una breve clip che con ironia e paradossi prova a ribaltare l'immaginario e far ragionare sul tema dei migranti.

Una signora scivola e cade a terra nel cortile interno di un palazzo. Due inquilini dello stesso appartamento si confrontano: uno vuole intervenire e aiutare la donna, l'altro vorrebbe che ci pensassero gli altri abitanti del condominio.

Fino al colpo di scena finale: la signora-migranti, si rivela anche ricca di talento e utile per l'economia dell'appartamento-Paese.

I due erano diventati celebri grazie ad un altro video, dedicato invece al razzismo.

A quanto pare una strada per immaginare una narrazione diversa della solidarietà è possibile.


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