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Garantire accoglienza e integrazione a tutti i rifugiati

Sos Villaggi dei Bambini celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato rilanciando il suo impegno in favore di migranti e rifugiati, per garantire loro un aiuto concreto per superare il trauma della migrazione e assicurare un percorso di integrazione che li porti a essere una risorsa all’interno della società e delle comunità locali. L’Organizzazione è attiva in Italia con programmi mirati che riguardano da una parte l’accoglienza e l’inserimento sociale di Msna e, dall’altra, interventi di protezione e integrazione per famiglie migranti

di Redazione

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), Sos Villaggi dei Bambini rilancia il suo impegno a favore dei migranti in Italia e nel mondo, per accendere i riflettori su diritti e bisogni di bambini, ragazzi e donne che arrivano nel nostro Paese, per assicurare loro un percorso di integrazione che li porti a essere visti e vissuti come una risorsa all’interno della società e delle comunità locali.

L’organizzazione ricorda che nel 2018, una persona ogni 14 arrivate in Europa lungo la rotta della Libia ha perso la vita in mare, con una media di 6 morti al giorno (dati Unhcr, 2018). Numeri drammatici che dovrebbero fare ancor più riflettere se si considera la consistente riduzione degli sbarchi sulle coste Italiane e l’aumento del tasso di mortalità registrato in questi primi mesi del 2019, con 543 morti accertati nella rotta del Mediterraneo (Iom, 2019). Inoltre, continua una nota di Sos Villaggi dei Bambini, nell’anno passato, sono stati 30mila i bambini che hanno attraversato il Mediterraneo e di questi 12.700 sono Minori Stranieri Non Accompagnati (Msna). Nel nostro Paese e non solo, oggi la sfida è ancora più ampia e difficile e riguarda due ambiti fondamentali per l’integrazione di migranti e rifugiati: quelli del lavoro e dell’istruzione. Chi resta in Italia e riesce a inserirsi nel tessuto sociale del nostro Paese, per lo più trova lavori in nero e privi delle tutele di sicurezza e dignità sul lavoro che andrebbero garantite. Per i minorenni migranti risulta fondamentale l’iscrizione e il reale accesso a un corso di lingua italiana o a scuola.

«Quello dell’emergenza migranti è un tema ancora molto rilevante e delicato, che oggi più che mai ci impegna su due fronti», dichiara Orso Muneghina, Head of Emergency Response Unit per Sos Villaggi dei Bambini. «Il primo è quello dell’accoglienza, con il costante dibattito che troppo spesso non tiene conto di migliaia di bambini, donne e uomini che continuano a morire in mare. È necessario che le Istituzioni, italiane ed europee, facciano del salvataggio in mare dei migranti una priorità, anche attraverso l’apertura e l’utilizzo di canali sicuri e legali, perché la protezione e tutela delle vite umane viene prima di ogni considerazione politica. Il secondo fronte è quello dell’integrazione, per far sì che chi arriva nel nostro Paese possa avere realmente un ruolo attivo nel tessuto sociale. Sos Villaggi dei Bambini lavora quotidianamente affinché i Minori Stranieri Non Accompagnati vengano trattati e considerati innanzitutto come persone, garantendo loro pari diritti anche nel nostro Paese e avviando progetti di supporto psicologico, educativo e sociale per favorire la loro integrazione nella comunità».

In Italia, Sos Villaggi dei Bambini è attiva con programmi mirati che riguardano da una parte l’accoglienza e l’inserimento sociale di Minori Stranieri Non Accompagnati (Msna) e giovani richiedenti asilo e, dall’altra, nuovi interventi di protezione e integrazione per famiglie migranti, principalmente nuclei composti da mamme e bambini. Nello specifico, l’Organizzazione opera in Calabria con il programma di sostegno psico-sociale per Msna “Io Non Viaggio Solo”, nei Villaggi Sos con progetti di accoglienza e a Torino con il progetto di affido interculturale “Come a casa”. Nel 2018, l’organizzazione ha raggiunto circa 440 Msna e richiedenti asilo, accogliendone 50 nei Villaggi SOS e sostenendone 390 in Calabria. A Torino, invece, è stato dato supporto a 7 donne e a 9 bambini, ospitandoli in nuclei familiari interculturali.

«Dalla mia esperienza ho imparato che, in Italia, per abbattere i pregiudizi sui migranti dobbiamo iniziare a conoscerci, incontrandoci per raccontare e condividere le nostre esperienze, le nostre storie e i nostri sogni», ha dichiarato Ismaila (nel video), ragazzo del Gambia supportato da Sos Villaggi dei Bambini in Calabria. «Il supporto di Sos Villaggi dei Bambini e del suo Programma Io Non Viaggio Solo, con i suoi laboratori sulle life skills, mi ha permesso di riconoscere e gestire le mie emozioni, aiutandomi a riacquistare fiducia in me stesso e nelle mie capacità. Oggi, sono più determinato che mai a seguire i miei sogni e le mie passioni. Per esempio, conduco un programma nella web radio dello Sprar Luna Rossa, che mi permette di esercitarmi con la lingua e di lavorare con la mente, e sto facendo un tirocinio per diventare pizzaiolo».

Attivo in Calabria dal 2017, il programma “Io Non Viaggio Solo” ha l’obiettivo di sostenere il benessere psicologico e sociale dei giovani Minori Stranieri Non Accompagnati che sbarcano sulle coste italiane e favorire la loro integrazione nel territorio locale. In particolare, SOS Villaggi dei Bambini è attiva per aiutare i bambini e i ragazzi a superare il trauma della migrazione e accompagnarli durante tutto il percorso di crescita fino all’inserimento lavorativo o, dove possibile, al rientro nel proprio Paese di origine. L’Organizzazione opera di concerto con gli operatori dell’accoglienza, dei servizi sociali, educativi e di salute su tutto il territorio della Calabria organizzando laboratori di formazione sulle life skills, fornendo supporto psicologico e legale, formazione del personale e servizi di mediazione interculturale.


In apertura immagine di Crotone – Archivio Sos Villaggi dei Bambini