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Sostenibilità sociale e ambientale

“Valli Resilienti”, tra accoglienza e generatività

La rinascita delle alte Val Trompia e Val Sabbia, in provincia di Brescia, grazie al programma di Fondazione Cariplo AttivAree passa da turismo sostenibile e attivazione delle comunità locali che diventano smart e collaborative. Al via il "Circuito delle Valli Accoglienti e solidali" che tra i progetti innovativi conta una Greenway e la nascita della cooperativa di comunità Linfa-servizi in movimento

di Antonietta Nembri

Smart, solidali, collaborative e viventi sono queste le caratteristiche non delle città, ma di due alte valli bresciane (la Val Trompia e la Val Sabbia) che partecipano al progetto Valli Resilienti che è stato realizzato nell’ambito del programma intersettoriale AttivAree, promosso dal Fondazione Cariplo. L’obiettivo è quello proprio di “riattivare” le aree marginali aumentandone la forza attrattiva nei confronti sia dei residenti sia dei potenziali investitori. Il Progetto Valli Resilienti è promosso dalla Comunità Montana di Valle Trompia e di Valle Sabbia ed è dedicato alla rinascita delle aree interne delle Prealpi Bresciane.

Molteplici le azioni messe in campo e descritte nel corso della presentazione a Milano durante la quale sono stati illustrati i primi risultati del progetto che, come ha spiegato Elena Jachia, direttore area Ambiente di Fondazione Cariplo e responsabile del programma AttivAree, «punta a colmare la percezione anche psicologica di lontananza dai servizi e rompere l’isolamento» e per farlo lavora sulla «messa a sistema e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e sociale». In pratica, continua Jachia «Dalla Via del Ferro ai paesaggi immersi nel verde, dall’accoglienza tipica montana ai prodotti locali, il progetto Valli Resilienti promuove le caratteristiche culturali, economiche, storiche di un popolo di montagna, resiliente per natura ed è un progetto che vede tra i protagonisti diversi soggetti del tessuto istituzionale e sociale. Tutti accomunati dalla voglia di mettersi in gioco e stimolare il cambiamento, per guardare con occhi nuovi alle potenzialità delle valli, collaborare per farle risorgere e creare nuove attrattive in termini di occupazione, sviluppo turistico, welfare». I soggetti sono: le Comunità Montane di Valle Trompia e Valle Sabbia ed i rispettivi Consorzi di Cooperative sociali (Consorzio Valli per la Val Trompia e Consorzio Laghi per la Val Sabbia) affiancate da 13 partner locali tra cui i 25 Comuni, l’Università di Brescia e la Camera di Commercio. L’elemento fondante, rimarca Jachia è la «collaborazione» in una strategia che si articola in quattro driver: Valli Smart, che punta sull’accessibilità digitale dei servizi locali; Valli Solidali, basato su un modello di relazioni sociali solidali e di accoglienza; Valli Collaborative, che mira a meglio definire gli elementi di identità dell’area; Valli Viventi, che tutela e promuove le risorse ambientali come elementi per la promozione turistica e dei prodotti di filiera territoriale.

Tra i progetti innovativi che meglio rappresentano l’obiettivo trasversale delle Valli e che concorrono alla definizione della destinazione turistica si trova la Greenway (nell'immagine la ciclabile nel verde), una via nella Natura che prevede percorsi di slow bike, road e MTB tra le due valli che sarà inaugurata a fine estate; il Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali, una rete turistica di servizi di accoglienza che si integra a due sistemi museali e ha lo scopo di potenziare l’economia sociale del territorio. La nascita del Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali, con il progetto Valli Resilienti, sarà presentato il 26 giugno (dalle ore 16 alle 21) all’Ambiente Parco di Brescia con un incontro pubblico.

Un programma che vede il Terzo settore tra i protagonisti con iniziative che non si fermano al turismo accessibile e per famiglie, o alla sperimentazione dell'inserimento lavorativo dei soggetti fragili e che, come ha precisato Viviana Bassan, dell’area sviluppo alla persona di Fondazione Cariplo e Programma Attivare, vede accolte nella rete «non solo cooperative sociali e associazioni, ma anche piccole imprese estendendo così i valori delle cooperative sociali ad altri soggetti». Si è puntato «sulla partecipazione con l’obiettivo di durare nel tempon ed è per questo che si sono attivate delle partnership», ha sottolineato Bassan. Le ha fatto eco Claudia Pedercini, responsabile Innovazione sociale del Progetto AttivAree Valli Resilienti, che ha ricordato accanto alle partneship anche il processo trasversale che ha innescato un cambiamento che si è radicato nell’esistente recuperando il valore turistico e potenziando l’economia sociale e dei servizi, evitando di calare proposte dall'alto, ma valorizzando l'esistente. Un esempio la cooperativa Cogess che, ricorda Pedercini «oggi è più conosciuta per il NonSoloBar che non per la sola gestione dei Cse, ma anche la cooperativa Andropolis che ha favorito il passaggio generazionale dei piccoli negozi di vicinato, divenendone partner e puntando alla loro trasformazione in negozi di vicinato 2.0. A tenere assieme di diversi attori del progetto che vuol essere generativo vi sono dei legami fiduciari».

Linfa – servizi in movimento è la cooperativa sociale di comunità che nasce dall’esperienza della cooperativa sociale Andropolis ed è in pratica il lubrificante di questo sistema di riqualificazione territoriale che si pone l’obiettivo di dare nuova vita al territorio, grazie alla facile fruizione dei servizi offerti. I servizi di time saving quali la consegna a domicilio dei farmaci o l’assistenza domiciliare, insieme alle esperienze montane acquistabili online e – presto – sulla App dedicata, permettono di avviare un processo di supporto e trasformazione dei piccoli commerci inserendoli all’interno di una rete di diffusione più ampia. Il nome, ricorda Pedercini non è stato scelto a caso «Linfa vive se vive la comunità».

Da sottolineare inoltre che parte della forza del Circuito nato dal progetto Valli Resilienti è data proprio dalla costruzione di uno “stile” di ricettività turistica etico solidale come il NonSoloBar Cogess, il bar solidale che si trova nel borgo di Lavenone (nell'immagine). Qui lavorano persone disabili che attraverso i laboratori formativi della cooperativa sociale hanno la possibilità di imparare il mestiere dal punto di vista tecnico e di costruire una relazione con i clienti della piccola comunità.
La cooperativa gestisce anche Casa Maer, sempre a Lavenone, la nuova casa d’Artista del progetto Borghi Italiani promosso da Airbnb Italia, che è stata inaugurata a ottobre 2018 grazie al contributo di Fondazione Cariplo. Casa Maer si affianca all’offerta turistica dell’Ostello sociale Borgo Venno. In entrambe le strutture i ragazzi della cooperativa possono sperimentare esperienze finalizzate all’inclusione sociale, come la cura degli ambienti e della casa, la manutenzione e il contatto con la clientela, abilità che in ambito lavorativo si possono acquisire grazie al supporto di tutor e che poi possono essere sfruttate nella vita quotidiana.

A pochi chilometri da Lavenone, nel Comune di Marmentino, si trova un'altra struttura ricettiva che fa parte del Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali, Casa Saoghe. Una casa contadina trasformata in luogo di accoglienza solidale e affidata alla cooperativa Fraternità Impronta. Questa casa vacanze è gestita dai minori con fragilità ospiti della Cascina Cattafame che, accompagnati dagli educatori della cooperativa, si occupano dell’accoglienza e della cura del verde.

Grande attenzione viene data anche all’accessibilità, con diverse occasioni in cui passeggiare per le valli con a disposizione le speciali carrozzine jolette, per garantire la possibilità di partecipare all’escursione anche a chi è affetto da disabilità motorie.
Insomma le alte valli si aprono e lo fanno in modo sostenibile e accessibile. Non resta che andare a scoprire l'offerta turistica ed enogastronomica delle Valli Trompia e Sabbia.


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