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L’Autorità garante dell’infanzia: “Subito accoglienza per i minori sulla Sea Watch”

Filomena Albano, ha scritto al comandante generale della Guardia costiera, Ammiraglio Giovanni Pettorino e per conoscenza anche al Capo Dipartimento libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell'interno. Intanto la Camera penale di Milano scrive a Mattarella

di Redazione

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, ha scritto al comandante generale della Guardia costiera, Ammiraglio Giovanni Pettorino per verificare se è confermata la presenza di quattro minorenni non accompagnati a bordo della Sea Watch 3, ormeggiata in acque territoriali a Lampedusa. In caso affermativo, ha ricordato l’Autorità garante, va applicato quanto previsto dall’3 della legge 47/2017, il quale stabilisce che: “In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati”. Ciò implica anche un’adeguata accoglienza, vale a dire vanno garantiti i diritti delle persone di minore età attraverso lo sbarco e le procedure previste dall’art. 5 della legge 47/2017 (identificazione, ascolto, nomina del tutore, ricongiungimento, affidamento e inclusione). La nota è stata inviata per conoscenza anche al Capo Dipartimento libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell'interno, Prefetto Michele di Bari.

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, coglie l’occasione poi per ricordare che i Garanti dell’infanzia e dell’adolescenza della rete europea dell’Enoc (European Network for Ombudspersons for Children) hanno formulato lo scorso 21 aprile una dichiarazione indirizzata autorità nazionali a proposito di minorenni migranti in mare (https://enoc.eu/?p=2390). Il documento, in sintesi, chiede che bambini e ragazzi migranti non siano lasciati in mare aperto e in acque territoriali in attesa di uno sbarco sicuro. Si tratta, secondo Enoc, di un comportamento non conforme al principio di solidarietà e protezione delle persone di minore età. L’Autorità italiana ha avuto una parte attiva nell’elaborazione del documento.

Intanto in una lettera inviata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli avvocati penalisti del Consiglio Direttivo della Camera Penale di Milano per chiederne l’intervento sul caso Sea Watch: “Si è giunti a sollecitare persino un’ incursione di tipo militare per il respingimento dei migranti della nave olandese che dovrebbe, poi, essere affondata ed il suo comandante imprigionato e condannato ad una lunga detenzione per i suoi presunti crimini. Ma non c’è nessun crimine da perseguire, anzi vi sono crimini contro i diritti degli ultimi ed il buon senso da scongiurare”.


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