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Economia & Impresa sociale 

L’economia civile approda in Maremma

"Verso il Distretto dell’economia civile Terre Etrusche e di Maremma”: questo il titolo dell’incontro organizzato dalla Fondazione Polo Universitario Grossetano, Legambiente e Banca Tema Credito Cooperativo

di Marco Marcocci

Una Banca di Credito Cooperativo (Banca Tema), un Ente del terzo settore (Legambiente) ed il mondo accademico (Fondazione Polo Universitario Grossetano), ecco gli attori che hanno promosso il Distretto dell’economia civile Terre Etrusche e di Maremma, presentato a Grosseto nei giorni scorsi.

L’economia civile ricopre un ruolo fondamentale per dare una risposta alle necessità del particolare momento che stiamo vivendo, caratterizzato da una crisi ambientale, sociale ed economica in cui versa l’intero pianeta. Da qui il ragionamento del gruppo di lavoro grossetano che, con l’economia civile, intende avviare un percorso organico dove l’economia è sinonimo di quella crescita nella quale sono imprescindibili i principi della sostenibilità e della partecipazione attiva alla vita sociale da parte di cittadini, imprese, istituzioni e comunità locali.

Il Distretto dell’economia civile sarà edificato su tre assi portanti: l’inclusione, ovvero l’apertura a tutte le realtà socio-economiche del territorio; la formazione e le nuove professionalità in grado da gestire e assecondare le dinamiche territoriali; il protagonismo per dar voce alle istanze di innovazione e sostenibilità.

Per Angelo Gentili, dirigente di Legambiente, “L’economia civile deve essere considerata una leva prioritaria su cui puntare per fare fronte alle complesse sfide dell’oggi e del domani con cui siamo costretti a fare i conti”. Questo, ha spiegato Gentili, non riguarda solamente l’ambiente: siamo, infatti, chiamati a combattere una grande battaglia sociale e “per vincerla dobbiamo attivare tutti gli elementi di cui disponiamo”.

Un impegno significativo per la realizzazione del Distretto dell’economia civile è quello della banca espressione del territorio, Banca Tema, aderente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Il direttore generale della BCC Fabio Becherini ha, infatti, spiegato come la partecipazione della Banca al progetto sia avvenuta “con grande senso di responsabilità nei confronti della propria comunità di riferimento, consapevole dell’importanza che un Distretto di economia civile può rappresentare su un territorio come il nostro, per costruire comunità aperte e inclusive, garantire diritti, diffondere benessere e assicurare la tutela delle risorse naturali per il presente e per le future generazioni. L’obiettivo che ci poniamo è quello di rendere questo progetto un laboratorio permanente di accrescimento del capitale umano, di creazione di nuovo lavoro e di salvaguardia del patrimonio ambientale”. Becherini ha poi sottolineato come Banca Tema, insieme agli altri protagonisti del percorso, si farà “portavoce di un modello di sviluppo fondato sulla coesione e l’inclusione sociale, la valorizzazione delle competenze e delle risorse delle comunità territoriali, la tutela dell’ambiente, l’innovazione ecosostenibile dei processi produttivi locali”.

Entusiasmo e soddisfazione trapelano dalle parole della professoressa Gabriella Papponi Morelli, presidente della Fondazione Polo Universitario Grossetano e coordinatrice del progetto, che ha ribadito che per la Fondazione “l’impegno nella promozione del distretto di economia civile rappresenta sicuramente un’opportunità al servizio dei territori e delle comunità di riferimento.

Gli oltre sessanta soci fondatori della Fondazione polo universitario rappresentano la forza propositiva che può essere messa in campo. È noto come, attualmente, l’Università sia titolare di tre distinte missioni: quella didattica, quella relativa alla ricerca, e la terza missione, che consiste nel trasferire didattica e ricerca in azioni che influiscano sulla qualità della vita dei territori di riferimento”.

A breve partirà la Summer School in Economia civile ed innovazione civica (info Legambiente Ufficio Economia Civile) che è appunto un esempio di come la Fondazione insieme all’Università promuove la terza missione.

Avanti con l’economia civile!


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