Politica & Istituzioni

Stop al reddito di cittadinanza per gli stranieri, presentato ricorso

ASGI, Avvocati per Niente, Fondazione Guido Piccini e NAGA hanno depositato un ricorso contro la circolare n. 100 del 5 luglio scorso con cui l'INPS ha bloccato l’esame di tutte le domande di reddito di cittadinanza presentate da cittadini stranieri. Entro il 18 luglio doveva arrivare il decreto che elencasse i Paesi in cui è impossibile ottenere la documentazione richiesta dalla legge, ma non è stato emanato

di Redazione

ASGI, Avvocati per Niente, Fondazione Guido Piccini e NAGA hanno depositato ieri un ricorso, chiedendo che il Tribunale ordini all’INPS di modificare la circolare n. 100 del 5 luglio scorso, che bloccava l’esame di tutte le domande di reddito di cittadinanza presentate da cittadini stranieri.

La vicenda è conseguenza del cosiddetto “emendamento Lodi”, introdotto in sede di conversione del decreto legge n. 4/19 sul reddito di cittadinanza. L’emendamento prevede l’obbligo per tutti i cittadini extra UE di produrre non solo l’attestazione ISEE come i cittadini italiani e europei, ma anche una certificazione – spesso impossibile da reperire – rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall’autorità consolare italiana che attesti la situazione reddituale e patrimoniale all’estero nonché la composizione del nucleo familiare. Si tratta di una richiesta che le associazioni sottolineano essere di per sé illegittima in quanto l’ISEE viene già rilasciato dopo le verifiche dell’Agenzia delle entrate alla quale sia italiani che stranieri devono denunciare redditi e patrimoni esteri. Per di più tale documentazione spesso non può essere presentata per l’inesistenza, nei paesi di provenienza, di un adeguato sistema di certificazione: non è una scusa, ma una verità al punto che la norma stessa prevedeva già un decreto ministeriale che stabilisse i Paesi per i quali è “oggettivamente impossibile” procurare tale documentazione. Tale decreto doveva arrivare entro il 18 luglio, ma non è stato emanato. Il blocco nell’erogazione del reddito di cittadinanza esclude quindi in questo momento a tempo indeterminato i cittadini stranieri senza alcuna giustificazione.


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