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Il servizio civile di Federica: «ha imparato ad ascoltare sguardi pieni di parole»

«Non poter parlare, non significa non comunicare. L'ondata di affetto che ricevo e da cui vengo pervasa ogni volta che entro nel “mio” reparto è qualcosa che non si può descrivere, ma che auguro a tutti di provare almeno una volta nella vita», racconta una delle giovani che stanno facendo servizio civile in Fondazione Don Gnocchi. Un'opportunità per 42 ragazzi, da cogliere entro il 10 ottobre

di Redazione

«Ho scoperto è che l’incapacità di parlare non significa non essere in grado di farsi capire. L'ondata di affetto che ricevo e da cui vengo pervasa ogni volta che entro nel “mio” reparto è qualcosa che non si può descrivere, ma che auguro a tutti di provare almeno una volta nella vita. Ho imparato a conoscere i ragazzi uno per uno, capendo i loro bisogni e le loro emozioni. Condividendo così tanto tempo con loro, ridendo e vivendo, ho imparato ad ascoltarli cercando i loro sguardi pieni di parole. Sto imparando soprattutto a crescere come persona, ad essere più paziente e ad abbracciare con il cuore aperto qualsiasi loro manifestazione d’amore. Perché quello che non ci rendiamo conto è che sono persone in grado di amare».

Federica racconta così la sua esperienza di Servizio Civile Universale alla Fondazione Don Gnocchi. Presta servizio al Centro “S. Maria Nascente” di Milano: «quello che proviamo a fare è dare importanza ad ogni singolo minuto trascorso insieme, con attività creative, cantando e ascoltando musica, con il laboratorio di cucina, praticando sport e festeggiando i compleanni. Nel week end, invece, ci sono spesso attività ancora più divertenti come cinema, teatro, musical, eventi sportivi… E, sebbene molti ospiti apparentemente sembra non siano in grado di comunicare, nella realtà dei fatti lo fanno molto meglio delle persone cosiddette comuni».

Anche per il prossimo anno la Fondazione Don Gnocchi offre l’opportunità a 42 giovani di svolgere il servizio civile a supporto di persone non autosufficienti, affette da disturbi psichici o gravi patologie invalidanti. Un anno che può cambiare il futuro personale e professionale. Il progetto “Da vicino nessuno è normale”, finanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Nazionale con il bando 2020, mira a incrementare il livello d’inclusione nei servizi per persone con disabilità, sia diurne che residenziali, coinvolgendo il territorio in iniziative e attività di carattere educativo, sportivo, culturale e ricreativo. Sedi del progetto sono i Centri di Milano (“S. Maria Nascente” e “Vismara”), Pessano con Bornago (Mi), Legnano (Mi), Seregno (Mb), Inverigo (Co), Roma e Falconara Marittima (An). Al bando possono accedere giovani dai 18 ai 28 anni, l’attività dei Volontari del Servizio Civile prevede un impegno di 25 ore settimanali con un compenso di 433,80 euro mensili e un pasto gratuito al giorno. Le candidature vanno presentate entro il 10 ottobre attraverso la piattaforma “Domanda on Line” (domandaonline.serviziocivile.it).

Per maggiori informazioni e per ricevere supporto nella presentazione della domanda è possibile anche rivolgersi al Servizio “Volontariato e Servizio Civile” della Fondazione Don Gnocchi (Tel. 02.38264696 – Email: serviziocivile@dongnocchi.it).