Sostenibilità sociale e ambientale

Good & Green per dare energia pulita al non profit

L’efficienza energetica degli immobili del Terzo settore sarà al centro dell’incontro promosso il 23 ottobre a Roma alla Cittadella della Carità. Sul ruolo che gli enti possono ricoprire all’interno di una sempre più auspicata transizione ecologica interviene Fabio Gerosa, presidente di Fratello Sole Scarl che con Enea promuove il convegno

di Antonietta Nembri

Si intitola “Good&Green, l’efficienza energetica per il non profit” l’incontro in programma alla Cittadella della Carità di Roma mercoledì 23 ottobre. A promuovere nella casa di Caritas Roma questo appuntamento (in allegato in fondo alla pagina il programma) che andrà a raccontare gli aspetti normativi e contrattuali, tecnici, finanziari e sociali dell’efficientamento energetico degli immobili del Terzo settore sono Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e Fratello Sole e il suo braccio operativo Fratello Sole Energie Solidali impresa sociale.

«Gli enti del Terzo Settore, impegnati ogni giorno con i più vulnerabili e nelle comunità, possono essere agenti centrali nel cambiamento dei comportamenti quotidiani verso la transizione ecologica. Ma servono strumenti normativi e modelli finanziari ad hoc», spiega Fabio Gerosa presidente di Fratello Sole e Fratello Sole Energie solidali. «Per questo il convegno organizzato insieme con Enea in Caritas Roma si concentra su alcune delle principali criticità che a oggi ostacolano l’avvio di un processo di transizione energetica su larga scala degli immobili del Terzo Settore come sta invece accadendo per i condomini e le abitazioni private. Ci proponiamo di chiudere l’incontro proponendo all’attenzione del Governo alcune soluzioni attuabili in tempi brevissimi che orientino l’azione politica verso un “Social Green Deal” a tutela dei più poveri».

Ma quanto è energeticamente sostenibile il Terzo settore italiano e quali sono gli assi di miglioramento? Per Gerosa «il Terzo settore e gli enti religiosi hanno una grande volontà di virare verso un approccio ambientalmente sostenibile e socialmente responsabile: una ricchezza che non va dispersa! Ma è un ambito ancora tutto da esplorare e rispetto al quale occorrono approcci e metodi specifici. Occorre affrontare una complessità enorme che riguarda aspetti tecnici, normativi, fiscali per efficientare un edificio sociale che è un centro di relazioni, un luogo di accoglienza e di generazione di valore sociale. Coniugare le due cose non è facile ma l’opportunità è enorme e fa risparmiare molte risorse alla Stato. La transizione ecologica orienta gli immobili in cui opera il Terzo Settore da una situazione di “sentinelle di solidarietà sul territorio” verso una che possiamo chiamare “fari della sostenibilità”», spiega. « Ogni immobile può essere così, oltre che un centro di relazioni buone potentissimo, anche un luogo che attraverso l’efficientamento e la transizione energetica diventa per il territorio un esempio forte e dà un segnale ancora più ricco e articolato».

La particolarità di Fratello Sole è quella di non avere “clienti” ma “Soci” ovvero Enti del Terzo Settore che condividono la missione verso una transizione ecologica. «Questa dinamica, decisiva, fondata sul riappropriarsi anche tecnicamente di un mondo a noi parallelo – quello della tutela del Creato – è sviluppata attraverso il braccio operativo “Fratello Sole Energie Solidali impresa sociale“ nata insieme a una grande multiutility come IREN, e mette insieme in relazione dinamica diversi aspetti, tutti molto importanti» illustra Gerosa. «Il nostro modello prevede la realizzazione di interventi tecnici per l’efficientamento energetico da attuarsi attraverso la ricerca di strumenti di finanza di impatto, la cosiddetta finanza “paziente”, che uniamo alle agevolazioni fiscali. A ciò è collegato il nostro supporto per la comunicazione degli interventi e la valutazione di impatto per analizzare quanto la nostra azione ha generato in termini ambientali, sociali ed economici. Molto di più, dunque di una semplice Esco (Energy service company, ndr.), un progetto culturale di largo respiro».

«Il nostro fine» conclude il presidente di Fratello Sole «è sì aiutare a generare risparmi sulla spesa energetica che gli Enti possano reinvestire in attività assistenziali, ma insieme generare valore ambientale e sociale da trasmettere alle comunità perché diventino veicolo di sostenibilità»

In apertura foto di Riccardo Annandale/Unsplash


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