Attivismo civico & Terzo settore

Fondazione Cariplo mette sul piatto del futuro 135 milioni

Approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza il documento previsionale programmatico 2020-2023. Il presidente Giovanni Fosti: «Siamo pronti ad avviare un 2020 che avrà tra le novità non solo alcune linee di intervento, ma punterà sulla capacità di far convergere le diverse competenze delle aree arte e cultura, ambiente, ricerca scientifica e servizi alla persona su obiettivi comuni»

di Redazione

Approvato all’unanimità della Commissione Centrale di Beneficenza (Ccb), il documento previsionale programmatico (Dppa) di Fondazione Cariplo. Al suo interno le strategie, impegni, ambiti e budget per il 2020. Nella stessa seduta di martedì 5 novembre è stato approvato, e condiviso da tutti, il Documento Previsionale Programmatico Pluriennale 2020-2023.
Fin dall'insediamento dei nuovi organi, avvenuto a maggio, la Commissione centrale di Beneficenza e lo staff hanno lavorato in questi mesi per dare corpo alle attività che verranno avviate il prossimo anno: la Ccb ha indicato un budget complessivo di oltre 135 milioni di euro da destinare all'attività filantropica, confermando il budget preventivo presentato nel 2018. Questo importo si incrementerà poi nel 2020, per effetto del credito d’imposta relativo ad alcune iniziative filantropiche.

«La programmazione è frutto di un'importante e approfondita attività di analisi svolta in questi mesi dalla Commissione Centrale di Beneficenza, all'interno dei quattro diversi gruppi di lavoro: le commissioni Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca Scientifica e Servizi alla Persona. Ringrazio anche i membri del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio Sindacale per l’apporto e la condivisione delle linee sulle quali ci impegneremo in modo operativo», ha detto il presidente Giovanni Fosti (nella foto). «Siamo pronti ad avviare un 2020 che avrà tra le novità non solo alcune linee di intervento, ma punterà sulla capacità di far convergere le diverse competenze delle aree arte e cultura, ambiente, ricerca scientifica e servizi alla persona su obiettivi comuni. Fermo restando che ogni euro deliberato dalla Fondazione sarà orientato a conseguire precisi risultati, vorremmo contribuire ad aprire un dibattito che non si limiti a considerare le risorse, pur ingenti, messe a disposizione, ma riflettere maggiormente sulle dinamiche di generazione di valore sociale. Desideriamo innovare, trovare modelli nuovi di risposta ai bisogni sociali del nostro Paese, generando opportunità ed accessibilità per un numero sempre maggiore di persone, per non lasciare indietro nessuno. Riusciremo a farlo costruendo alleanze il futuro delle nostre comunità. La forbice tra chi può permettersi di immaginarsi un futuro e chi non ha la possibilità di farlo è sempre più ampia».

I budget previsionali poggiano sui risultati della gestione del patrimonio conseguiti sin qui nel corso del 2019. La buona gestione, secondo stime prudenziali, consentirà anche un accantonamento al fondo di stabilizzazione per le erogazioni di circa 120 milioni di euro, portandolo oltre i 200 milioni di euro. In questi primi mesi di attività i nuovi Organi si sono interrogatati su quali saranno le nuove sfide che caratterizzeranno l’impegno della Fondazione nel periodo del mandato 2020 – 2023 e hanno focalizzato in particolare l’obiettivo di ricucire le fratture che si stanno creando all’interno delle comunità, immaginando programmi ed azioni che cerchino di riavvicinare persone e territori oggi divisi tra coloro che hanno accesso al benessere, alla cultura, ad una qualità della vita migliore e persone che ne sono escluse.

Cambiamenti climatici, invecchiamento della popolazione, trasformazione digitale, evoluzione delle caratteristiche del lavoro, malnutrizione (ipo e ipernutrizione), diseguaglianze e coesione sociale, grandi migrazioni sono tra i grandi temi che la Fondazione sta approfondendo per indirizzare e focalizzare il proprio impegno lavorando insieme al Terzo settore, alle istituzioni, alle aziende. Con l’approvazione del documento previsionale e programmatico (Dppa), di fatto prende il via la fase organizzativa che proseguirà come ogni anno con la definizione e il lancio di bandi e progetti, che saranno presentati all’inizio del 2020.

In campo ambientale, la Fondazione si focalizzerà sul tema del cambiamento climatico, impegnandosi sia nella sensibilizzazione dei cittadini che nel sostegno all’attuazione di strategie di mitigazione e adattamento. Si occuperà, inoltre, di promuovere progetti di agricoltura sostenibile e sociale, della formazione dei giovani all’imprenditorialità green, del contrasto all’utilizzo di plastiche monouso, della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio degli enti non profit e del sostegno agli enti lombardi che partecipano a progetti europei sulle tematiche ambientali.

Sul fronte dell’Arte e Cultura, in continuità con il passato, l’impegno sarà dedicato al sostegno di progetti che confermino il ruolo della cultura come motore di sviluppo dei territori e opportunità di lavoro per i loro abitanti: saranno rinnovate le iniziative sulla conservazione e valorizzazione di beni storico architettonici di pregio e sull’innovazione dell’offerta nei luoghi della cultura; verranno lanciate nuove operazioni volte a riportare la bellezza nei territori coinvolgendo le stesse comunità di cittadini nella presa in carico degli interventi; non mancherà poi il sostegno a festival, mostre, rassegne di qualità; verranno inoltre promossi progetti per le imprese culturali specialmente quelle a carattere giovanile e percorsi di internazionalizzazione che consentano agli operatori italiani di allargare le proprie visioni; verrà infine lanciata una grande campagna finalizzata alla promozione della lettura, che rappresenta uno dei principali nuovi campi di attività per il 2020.

Per ciò che concerne l’area Ricerca Scientifica, forte impegno sarà dedicato alla ricerca in ambito biomedico e alla promozione dell’indipendenza e alla crescita professionale dei giovani ricercatori; un filone specifico sarà dedicato all’economia circolare, un altro alla promozione del sapere tecnico, con interventi per l’aggiornamento delle dotazioni strumentali degli istituti tecnici. Saranno avviate nuove progettualità in campo agroalimentare e biomedicale in collaborazione con fondazioni italiane e prestigiose organizzazioni internazionali. Una novità sarà lo sviluppo di progetti legati al data science for science and society, mentre si conferma l’impegno per la ricerca sociale e per la disseminazione dei risultati scientifici al largo pubblico.

Nell’ambito dei Servizi alla Persona sono previste, tra le altre cose, una nuova iniziativa di welfare di comunità dedicata al tema anziani e invecchiamento, il sostegno a progetti di housing sociale per persone fragili; così come interventi a favore delle famiglie in povertà; l’attenzione ai giovani NEET, esclusi dal mercato del lavoro e dai percorsi formativi, i progetti per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, il sostegno a iniziative di innovazione in campo di cooperazione internazionale.

In apertura immagine di Matteo Raimondi/Unsplash


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