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Bpco, pneumologi e fisioterapisti Maugeri mobilitati in tre Istituti

Giornata di prevenzione della Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (Bpco): “Questionari-screening ai pazienti e spirometria nei casi sospetti” saranno somministrati mercoledì 20 novembre negli ospedali italiani e in particolare nelle sedi di Lumezzane (Brescia), Veruno (Novara) e Cassano (Bari)

di Redazione

Nel 2020, secondo l’Oms, nel mondo sarà la terza causa di morte, dopo tumori e malattie cardiocircolatorie, si tratta della Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva-Bpco. La malattia respiratoria, che è anche quinta causa di invalidità a livello mondiale, aumenta con l’età fino a raggiungere il 10,8% negli over 75, rispetto al 3,1% di prevalenza generale.
Mercoledì 20 novembre, in 22 ospedali italiani, l'Associazione Italiana Pnemologi Ospedalieri-Aipo e l'Associazione Riabilitatori dell'Insufficienza Respiratoria-Arir organizzano presidii per sensibilizzare pazienti e cittadini sull’importanza della diagnosi precoce di questa malattia.

La Maugeri, da anni attiva sul fronte della Pneumologia riabilitativa, forte dell’impegno di quasi 80 pneumologi, che lavorano in molti dei suoi 18 istituti italiani, aderisce alla Giornata di sensibilizzazione nelle sedi di Lumezzane (Brescia), Veruno (Novara) e Cassano (Bari), nella mattinata dalle 8,30 alle 13

«Somministreremo i questionari di screening», spiega Michele Vitacca (nella foto), primario all’Irccs di Lumezzane e capo dipartimento Pneumologico Maugeri a livello nazionale, «e, nei casi sospetti, proporremo di effettuare una spirometria, esame molto semplice e non invasivo, che consente di diagnosticare questa malattia».

Vitacca è anche l’autore di recente vademecum contro la Bpco, presentato al XX Congresso Aipo di Firenze: «Lo abbiamo chiamato ABCDEF, per ricordare ai pazienti i loro diritti ma anche i loro doveri rispetto a questa grave patologia. La A sta per “Alt al fumo”, il pre-requisito per guarire, B per “buona diagnosi”, fondamentale quanto più è precoce e accurata. Per C intendiamo “corretta terapia”, decisiva per affrontarla Bpco, così come la D, vale a dire “decisione”, perché i pazienti devono voler guarire, chiedendo percorso riabilitativo perché, ancora oggi, l’aderenza terapeutica, per questa malattia, è del 26%, ossia 74 pazienti su 100 non seguono le adeguate prescrizioni mediche. Con E», prosegue Vitacca, «abbiamo voluto ricordare il diritto dei pazienti di “esigere” una continuità di cura nel tempo, perché siamo di fronte a una patologia tipicamente cronica’. Con la F, infine, invitiamo i pazienti a “far presente la propria fragilità”: le proprie condizioni sociali e di vita, che sono spesso correlate al decorso della Bpco, e segnalarle: è importante, perché i curanti possano tenerne conto per scegliere il miglior percorso di cura».

Vitacca sarà presente con altri medici e fisioterapisti all’Irccs di Lumezzane mentre negli istituti di Veruno (Novara) e Cassano (Bari) ci saranno, rispettivamente, i primari Bruno Balbi e Maria Aliani.