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Orfani di femminicidio, online una petizione per sostenerli

È stata lanciata in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dello scorso 20 novembre. Save the Children inoltre con il sostegno di Ikea punta a sensibilizzare sulla violenza assistita. Fino a domenica 24 novembre negli store italiani del colosso svedese sono allestite installazioni che raccontano con parole e disegni storie di violenza domestica

di Redazione

La casa dovrebbe essere il luogo in cui ogni bambino ha il diritto di sentirsi sicuro, protetto e ascoltato e non un ambiente che genera paura e angoscia. Assistere a un atto di violenza lascia in un bambino segni indelebili, soprattutto se consumato all’interno della sua stessa famiglia.
In una nota Save the Children ricorda che in Italia, in soli 5 anni, quasi 500mila minori hanno assistito a situazioni di violenza domestica ai danni delle loro mamme. Sono più di 1,4 milioni le mamme vittime di violenza domestica in Italia e più di 1 donna su 10, tra quelle che hanno subito una qualche forma di violenza nella loro vita (6,7 milioni), ha temuto per la propria vita o per quella dei propri figli e in quasi la metà dei casi i loro bambini hanno assistito direttamente ai maltrattamenti. Un fenomeno ancora sommerso, quello della violenza assistita, che rappresenta la seconda forma più diffusa di maltrattamento sull’infanzia. I bambini vittime di questa violenza silenziosa, infatti, spesso non hanno segni fisici evidenti ma conseguenze devastanti che possono accompagnarli per tutta la vita e pregiudicare il loro sviluppo.
Proprio per questo è Save the Children, sostenuta da Ikea Italia, ha lanciato il 20 novembre una petizione – disponibile sul sito https://www.savethechildren.it/ViolenzaAssistita – per chiedere alle Istituzioni di mettere in atto azioni concrete a favore dei minori testimoni di violenza domestica e degli orfani di femminicidio.

La campagna #PerUnaGiustaCasa mira, da un lato, a sensibilizzare tutti sull’importanza per i bambini di vivere in una casa sicura e con adulti di riferimento che garantiscano protezione e ascolto, dall’altro, a realizzare azioni concrete di sostegno a realtà familiari in cui i minori vivono in condizioni di disagio.

«In Ikea ogni giorno incontriamo moltissime persone e ci prendiamo cura delle case e della vita di tante famiglie, cercando di migliorarla, non solo con i nostri prodotti, ma anche con la nostra visione del mondo» dichiara Asunta Enrile, Country Retail Manager e Cso Ikea Italia «Questa relazione privilegiata ci consente di avere un impatto positivo sulle persone, proprio per questo vogliamo ispirare un cambiamento culturale all’interno della società, attivandoci rispetto a quelle che riteniamo delle vere e proprie “emergenze sociali”, come il fenomeno della violenza assistita che colpisce in Italia molti più bambini di quelli che possiamo immaginare».

Fino a domenica 24 novembre alcuni disegni, ispirati a quelli realizzati da bambini che vivono situazioni di violenza assistita, saranno collocati negli spazi espositivi di tutti i negozi Ikea. Non semplici disegni ma richieste d’aiuto che spesso passano inosservate, a cui vogliamo dare tutta l’attenzione che meritano. Alla fine del percorso un muro svelerà il significato dei disegni, sottolineando quanto sia importante cogliere i segnali che i bambini esprimono e che spesso invece rischiano di rimanere ignorati benché siano sotto i nostri occhi.
«È necessario un intervento ampio e capillare che ponga al centro i diritti dell’infanzia e che coinvolga le istituzioni, la società civile, le scuole e tutti gli attori del sistema di protezione per far emergere i singoli casi, far cadere il velo della reticenza e proteggere adeguatamente e immediatamente i minorenni che vivono situazioni di violenza domestica. In questa direzione va la petizione lanciata oggi che chiede alle istituzioni di sbloccare i fondi per gli orfani di crimini domestici e per i centri antiviolenza, nonché di procedere ad una mappatura e analisi di un fenomeno di cui rischiamo di avere evidenza solo in minima parte», ha dichiarato Fosca Nomis, Responsabile Relazioni Istituzionali di Save the Children.

Inoltre Ikea supporterà Save the Children nella presa in carico di bambini vittime di violenza domestica, attraverso l’assegnazione di 70 “doti educative”. La “dote” consisterà in un intervento personalizzato di sostegno al bambino per l’elaborazione del trauma, lo sviluppo positivo di talenti e l’offerta di opportunità formative.
Ikea e Save the Children sono partner dal 2003, collaborando insieme per campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi su progetti internazionali e nazionali. L’Italia, inoltre, è l’unico paese in cui Ikea e Save the Children collaborano con progetti dedicati a livello locale: grazie al supporto dell’azienda, dal 2008 oltre 10.000 bambini e ragazzi che vivono in Italia hanno usufruito di programmi di protezione, di risposta alle emergenze e di contrasto alla povertà educativa.
«In questi anni, la collaborazione con Ikea è stata particolarmente importante per lo sviluppo dei nostri progetti, consentendoci di avere un supporto ampio, tempestivo e sostenibile nel dare una risposta ai bisogni di tanti bambini in Italia e nel mondo. Ikea inoltre ha dato un contributo a far si che i bambini che frequentano i nostri centri passino del tempo in luoghi sicuri, accessibili, accoglienti e pensati per le loro esigenze. L’affiancamento dell’azienda nella promozione della petizione che lanciamo oggi, è un ulteriore passo in avanti per la crescita di questo partenariato, e che manifesta la volontà di incidere anche sulle politiche pubbliche che riguardano l’infanzia», ha commentato Giancarla Pancione Direttrice Marketing e Fundraising di Save the Children.

Dal 2014, Ikea progetta gli spazi e dona gli arredi dei principali Centri di Save the Children dedicati ai bambini e ai ragazzi in Italia. In particolare, nel 2016, l’azienda ha deciso di sostenere il progetto I Germogli donando l’intero mobilio del Centro Polifunzionale di Ponderano, in provincia di Biella. Attraverso il progetto I Germogli, Save the Children realizza un intervento integrato di accoglienza, prevenzione, sostegno e accompagnamento all’autonomia di nuclei con donne vittime di violenza domestica e figli vittime di violenza assistita