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Lo school bonus non decolla: 6,7 milioni raccolti in quasi quattro anni

Da maggio 2016 a dicembre 2019 i "mecenati" delle scuole hanno donato 6,7 milioni di euro circa. Numeri piccolissimi, a dispetto del grandissimo bisogno. Al contrario l'Art Bonus, il "fratello maggiore" dello strumento, continua a crescere: a novembre 2019 sono 403 i milioni raccolti grazie a oltre 13mila mecenati. Tutti i numeri nell'Italy Giving Report in distribuzione dal 10 gennaio

di Sara De Carli

Sei milioni e settecentomila euro, tanto ha raccolto in quattro anni di vita lo School Bonus.

Entrato in vigore a maggio 2016, lo School Bonus è un credito di imposta riconosciuto a chi fa donazioni alle scuole per tre tipologie di interventi: realizzazione di nuove strutture scolastiche, manutenzione e potenziamento di quelle esistenti, interventi per il miglioramento dell’occupabilità degli studenti. Il 10% della cifra donata, va in un fondo di perequazione, destinato a supportare le istituzioni scolastiche che non ricevono sostegno: tale fondo ammontava a fine a metà dicembre a 670mila euro, da cui la stima di 6,7 milioni di euro di risorse complessivamente raccolte. Dal 2017 le erogazioni liberali a favore delle paritarie infatti non sono transitate tramite il bilancio dello Stato: i donatori hanno invece effettuato direttamente il pagamento all’istituzione paritaria prescelta, che a sua volta ha provveduto a versare la quota pari al 10% della donazione ricevuta. Di seguito il prospetto riepilogativo.

Si tratta di uno strumento che non ha mai decollato, nonostante le potenzialità e il bisogno: il 12,7% di tutte le scuole italiane ha più di 70 anni e solo il 7,53% (con una grande variabilità tra le province) degli edifici scolastici italiani sono antisismici e si trovano su un territorio a basso rischio di terremoto. In Italia d’altronde l’istruzione non figura tra le principali cause che attraggono i donatori, diversamente dagli USA (dove l’educazione raccoglie il 14% dei consensi).

Al contrario l’Art Bonus continua a crescere: a fine novembre 2019 erano 403 i milioni raccolti con questo strumento, con 2.200 enti beneficiari che hanno ricevuto erogazioni liberali Art Bonus, 2.190 oggetti destinatari di donazioni, 3.400 interventi su tutto il territorio italiano. Sono stati 13.407 i mecenati, di cui 7.728 persone fisiche, 1.904 fondazioni bancarie ed altri enti non commerciali, 3.775 imprese. Significa che negli ultimi due anni (gennaio 2018/novembre 2019) i mecenati sono praticamente raddoppiati (da 6.918 a 13.407), mentre i fondi complessivamente erogati sono passati dai 226.787.304 euro a gennaio 2018 agli attuali 403 milioni di euro.

Sul fronte scuola, in questi anni sono scese anche le erogazioni liberali portate in detrazione. Secondo i dati del Mef nelle dichiarazioni dei redditi 2018 (anno di imposta 2017) sono 168.830 i cittadini che hanno portato in detrazione queste liberalità (erano 196.296 l'anno prima), per un valore di 25.035.821 euro (contro i 27.262.674 euro dell'anno precedente, giù in calo rispetto ai 32.894.299 euro dell'anno di imposta 2015, il picco più alto per queste erogazioni).

Per leggere il V Italy Giving Report clicca qui. La quinta edizione dell'Italy Giving Report è realizzata grazie al sostegno di myDonor® e AIFR-Associazione Italiana di Fundraising®


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