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Investing in Children: «I minori devono essere al centro del dibattito politico»

Il 29 gennaio presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma, si terrà la prima presentazione pubblica del nuovo network, Investing in Children, una rete nata con l’obiettivo di dare una forma nuova a tutte le iniziative che il terzo settore può mettere in campo per sostenere l’infanzia

di Anna Spena

Il 29 gennaio alle ore nove presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma, si terrà la prima presentazione pubblica del nuovo network, Investing in Children. La rete promossa dalla Fondazione L'Albero della Vita, Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori), Cnoas (Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali), Human Foundation, Cesvi e SOS Villaggio dei Bambini Italia e Anep (Associazione Nazionale Educatori Professionali) che si propone di raccogliere e valorizzare il sapere e le esperienze di tutte le realtà che lavorano nel campo del contrasto alla povertà dei più giovani, al fine di sviluppare sul piano nazionale azioni di contrasto a questa grave condizione e di sensibilizzare governi e policy maker.

«Il Network», racconta Ivano Abruzzi, presidente di Fondazione l’Albero della Vita, e portavoce del Network insieme a Gianluca Budano, Consigliere di Presidenza Acli, «è nato nell’estate del 2018 con l’obiettivo preciso di dare una forma nuova a tutte le iniziative che il terzo settore può mettere in campo per sostenere l’infanzia. Un network strutturato a cui aderiscono associazioni con competenze e sguardi diversi che però alla fine convergono. Lavorare insieme è un valore aggiunto».

L’infanzia vive a partire dal 2008 una condizione di enorme sofferenza, legata alla crescita della povertà che ha colpito i bambini molto più degli adulti e degli anziani: negli ultimi 3 anni il fenomeno riguarda oltre 1 milione e 200 mila minorenni che vivono in povertà assoluta nel nostro Paese. Vista attraverso la lente dei diritti delle persone in età minore, la povertà infantile è riconosciuta come un fenomeno multidimensionale che ricomprende diverse forme di deprivazione e si traduce nel mancato accesso dei bambini a opportunità importanti per la loro crescita.

La conferenza organizzata a Roma vuole essere un momento cruciale per le politiche nazionali relative all’infanzia. Un momento in cui prendere consapevolezza dei mancati progressi degli ultimi 15 anni, ma soprattutto in cui dare forma a orientamenti più precisi di investimento nell’infanzia per gli anni a venire. Investimenti istituzionali e economici a partire da una messa al centro dei bambini e dei ragazzi, delle loro famiglie, del sistema assistenziale ed educativo che ha il compito di garantire benessere, diritti e opportunità di sviluppo per tutti.

«È fondamentale rimettere i bambini al centro delle politiche del nostro Paese», dice Gianluca Budano, portavoce Investing in Children e Consigliere di Presidenza Acli con delega alle Politiche Familiari, focalizzando la massima attenzione sul futuro della nostra società, partendo dal colmare le innumerevoli disuguaglianze che questa fascia d'età e prevenendo ogni condizione disagio, dalla nascita alla crescita».

Nella sessione mattutina del convegno sarà presente la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia- Elena Bonetti, Roberto Rossini, presidente Nazionale ACLI, la senatrice Licia Ronzulli, Presidente Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, e l’ Europarlamentare Brando Benifei. Si analizzeranno le nuove leggi, con particolare riferimento a quella di Bilancio, per capire quante risorse effettivamente siano dedicate ai minori poiché in Italia manca una vera e propria legislazione dedicata ai più piccoli e al loro benessere.

Il nuovo network Investing in Children si pone l’obiettivo di far tornare i bambini al centro del dibattito pubblico, riconoscendo nel rispetto dei diritti dei più piccoli e del loro benessere anche un investimento fondamentale per il futuro. Sempre nella mattinata si approfondirà il tema dell’ inclusione e diseguaglianze, con la partecipazione dell’onorevole Paolo Siani, Componente Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Gianmario Gazzi, Presidente CNOAS e membro promotore di Investing In Children Italia, l’onorevole Sandra Zampa, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute.

La mattinata proseguirà con interventi dedicati al benessere dell’infanzia e relativi indicatori: strumenti necessari per misurare l’impatto delle politiche pubbliche. A parlarne Dominic Richardson di UNICEF Office of Reasearch – Innocenti e Gráinne Dirwan di Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico (OECD). Terminerà la sessione mattutina una riflessione su il diritto alla partecipazione dei bambini e dei ragazzi alla vita pubblica con gli interventi di Maria Luisa Scardina per l’ Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e Juri Pertichini di Arciragazzi.

La conferenza di mercoledì focalizzerà l’attenzione su tre espressione chiave appunto: «Inclusione e disuguaglianze; partecipazione e benessere», dice Abruzzi. «Inclusione e disuguaglianze perché c’è bisogno di parlare dei bambini come i più poveri e di conseguenza i “più diseguali” e tutto ciò porta ad un’autoesclusione sociale. Il tema del benessere, che è nuovo all’interno del lessico politico, deve essere spiegato bene, e non è detto che per tutti significhi la stessa cosa. Il benessere del bambino ha molti argomenti e non tutto si risolve nella povertà materiale. E infine partecipazione perché non dobbiamo dimenticare che – e lo prevede anche la convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, i bambini devono essere coinvolti in tutte le decisioni e i percorsi che riguardano la loro vita».

IN ALLEGATO IL PROGRAMMA COMPLETO DEL CONVEGNO


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