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Education & Scuola

Azzolina: «Al lavoro per supportare scuole, anche con didattica a distanza»

Lo ha annunciato nel pomeriggio la ministra Lucia Azzolina. Dopo l'esempio di Vo', ecco quelli di Busto Arsizio, Sarzana e Parma

di Sara De Carli

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha riunito oggi al Ministero la task force impegnata nella gestione del coronavirus. «La situazione è in evoluzione, stiamo valutando tutti gli scenari. Il diritto alla salute in questo momento viene prima di tutto, ma non vogliamo farci trovare impreparati. Stiamo studiando soluzioni per la didattica a distanza. Vogliamo garantire un servizio pubblico essenziale ai nostri studenti», ha annunciato Azzolina.

L'esempio delle scuole di Vo', il comune del padovano blindato per l'emergenza Coronavirus, che da giovedì faranno lezione attraverso una piattaforma online sta raccogliendo interesse.

Amanda Ferrario ad esempio, dirigente dell'ITE Tosi di Busto Arsizio (VA), ha comunicato oggi «a tutti gli studenti e ai loro genitori che l’ITE Tosi di Busto Arsizio ha attivato, a partire da domani 25 febbraio 2020, una didattica in modalità MOOC, classi virtuali, FAD, smart working per tutti gli allievi della scuola, secondo il normale orario di lezione della scuola, ad eccezione delle lezioni pomeridiane. Tale didattica avverrà regolarmente secondo le indicazioni che i docenti daranno agli allievi utilizzando i servizi di classe virtuale attivi sul registro elettronico. Tramite apposita comunicazione sarà inviato a tutti gli studenti video tutorial per le attività previste. La frequenza virtuale delle lezioni, i lavori di gruppo o le consegne attivate tramite classi virtuali sono da considerarsi a tutti gli effetti attività didattica e gli studenti sono tenuti allo svolgimento delle attività previste. La durata di tale modalità didattica sarà legata al tempo di chiusura della scuola per emergenza sanitaria, salvo sospensione dell’attività didattica prevista per il Carnevale Ambrosiano».

Anche Antonio Fini, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Sarzana, ha scritto su Facebook: «Il virus non ci ferma.
Una settimana di sospensione delle lezioni, ma nel frattempo "non restiamo isolati"!
Stamattina alle 8 erano già operativi i gruppi di lavoro che daranno supporto a tutti i colleghi, per trasformare questo momento critico in opportunità. Ho già visto proposte interessanti ma, soprattutto, entusiasmo e grande disponibilità. In parte sono pratiche e tecnologie già diffuse nell'Istituto, ma ora è l'occasione giusta per dare spazio a nuove idee. Teniamo i ragazzi vicini alla scuola, anche se… è chiusa».

A Parma il dirigente del Liceo Bertolucci, Aluisi Tosolini, ha scelto invece il titolo dal testo della poesia giovanile di Attilio Bertolucci per il documento contenente le linee guida per la prosecuzione delle attività didattiche in modalità e-learning: “Assenza, più acuta presenza. Apprendere e studiare al Liceo Bertolucci al tempo del corona virus”. È lo stesso verso che ogni giorno accoglie gli studenti in ingresso al liceo. «È in queste situazioni – io credo – che si vede non solo di che stoffa è fatta ogni singola persona ma anche ogni comunità. Per questo reputo sia necessario inquadrare il nostro quotidiano entro una cornice culturale e pedagogica capace di restituire senso alle azioni che ognuno di noi è chiamato a compiere», scrive Tosolini. La cornice culturale e pedagogica è questa: «con-finati ma non isolati». Nella lettera che accompagna le linee guida per la didattica online, il dirigente scrive che «la scuola – la nostra scuola – è prima di tutto una comunità. E come comunità deve rispondere alle sfide posta dalla emergenza Covid 19. Le parole che più ricorrono in questi giorni sono responsabilità, cura, rispetto, competenza, comunità. Parole e valori che stanno a dire che si esce da una emergenza sanitaria restando sì con-finati ma non isolati perché proprio la rete di solidarietà sociale è la vera garanzia di successo nella lotta contro i virus, il corona virus in primo luogo ma anche il virus della paura, del sospetto, del rifiuto dell’altro. Il virus che si annida dentro l’animo di chi credo che ci si possa “salvare” da soli. È a partire da questa consapevolezza che invito tutta la comunità del Liceo Bertolucci (docenti, personale, studenti, famiglie) a non vivere questa settimana come una vacanza dai propri doveri e dai propri impegni ma come un momento nel quale mettere alla prova ciò che siamo ed il senso concreto del dirci una comunità di apprendimento. Da questa impostazione discendono alcune conseguenze pratiche ed alcuni impegni comuni». Al Liceo Bertolucci «i giorni 24-29 febbraio saranno pertanto considerati a tutti gli effetti giorni di lezione. La comunità di pratica del Liceo Bertolucci – da sempre impegnata nell’innovazione nella didattica – potrà così mettere davvero alla prova le competenze organizzative e didattiche sperimentate in questi anni. E gli studenti avranno la possibilità di sperimentare percorsi di apprendimento in modalità elearning che fanno ancora di più appello alla loro responsabile capacità di diventare in prima persona attori del proprio apprendimento».


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