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L’effetto perverso del Coronavirus sulla pubblicità dell’azzardo

Mente il Paese è in quarantena, i vertici della Federazione Italiana Gioco Calcio chiedono al Governo di cancellare il divieto di spot dell'azzardo

di Remigio del Grosso

La (maledetta) diffusione del Coronavirus, aveva indotto il Governo a disporre la (benedetta) chiusura delle sale scommesse, nonchè la sospensione di Lotto, Superenalotto, slot machine e altre lotterie.

I parenti dei giocatori d’azzardo hanno tirato un seppur temporaneo sospiro di sollievo, nella speranza che almeno per qualche mese il bilancio famigliare non venga dilapidato.

Ma una nube già si annida all’orizzonte. I vampiri del business a tutti i costi, anche sulla pelle delle persone affette dal disturbo del gioco d’azzardo, ne stanno pensando un’altra delle loro.

Non solo stanno resistendo in tutti i modi alla richiesta di eliminare le scappatoie autorizzate dalle Linee Guida Agcom, ma hanno perfino in animo di richiedere al Governo la cancellazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. È questa, infatti, una delle pressanti proposte della Federazione Italiana Gioco Calcio, come riferisce la Gazzetta dello Sport.

Si tratta di uno dei tanti effetti perversi dell’emergenza coronavirus, che fa scatenare i peggiori istinti della deregulation, con la scusa della recessione economica.

In un momento in cui tutti dovrebbero contribuire alla crescita dei valori fondamentali di una sana e responsabile società, si tenta di ricacciare indietro perfino delle piccole conquiste ottenute, con grande fatica, dai politici più illuminati.

Speriamo sia questa l’occasione per ritornare invece alla carica, da parte di associazioni e presidi sanitari, per convincere i nostri governanti a tener duro sulle norme da tempo emanate ed i prossimi vertici dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a porre rimedio alle falle aperte dalle Linee Guida, nonchè ad avviare finalmente una tempestiva e continua vigilanza che, finora, non abbiamo ancora visto.


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