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Regione Lombardia: nelle unità speciali dimenticate le strutture socio-sanitarie residenziali

«Non si muore e non ci si contagia più ormai solo negli ospedali. Si muore e ci si contagia anche nelle case di riposo, nelle comunità alloggio e residenze per disabili. Resistiamo, ma per quanto tempo e come non lo sappiamo... Lo inventiamo di giorno in giorno insieme ai sindaci ed agli operatori ATS ed ASST anch'essi al nostro fianco, ma senza armi»

di Marco Bollani

Bollettino di guerra n. 2 dal fronte delle strutture residenziali. Con la dgr del 23 Marzo Regione Lombardia ha istituito le unità speciali di cui al decreto ministeriale del 9 marzo per fronteggiare l'emergenza Covid19. Purtroppo però non ha inserito alcun provvedimento per la ricerca attiva dei casi positivi nelle strutture socio-sanitarie residenziali, come richiesto dagli enti gestori e dalle principali associazioni di riferimento con un appello specifico e motivato al presidente del consiglio ed al governatore della Lombardia unitamente al ministro della salute ed al commissario della protezione civile. Dal testo della dgr emerge una lotta tutta assorbita ed agita sul fronte ospedaliero.

Che è sicuramente la linea del fronte più esposta. Ma il nemico sta sfondando anche ai lati del fronte… Aggredendo le strutture residenziali che rischiano di diventare delle bombe virali e di attivare focolai che possono mettere a rischio anche la collettività. Tanto più in assenza di adeguate dotazioni e riserve di dispositivi di protezione individuale. Di fronte ai primi segnali attuali di crescita più lenta del contagio siamo tutti con la Regione a sostenere che non si può abbassare la guardia. Ma insieme vorremmo riuscire a sentire la Regione e il Governo al nostro fianco anche per allargare il fronte della battaglia. Non si muore e non ci si contagia più ormai solo negli ospedali. Si muore e ci si contagia anche nelle case di riposo, nelle comunità alloggio e residenze per disabili. Se non riusciremo ad allargare insieme il fronte, corresponsabilmente, non potremo che affidarci alla provvidenza. Intanto resistiamo! Per quanto tempo e come non lo sappiamo… Lo inventiamo di giorno in giorno insieme ai sindaci ed agli operatori ATS ed ASST anch essi al nostro fianco. Ma senza armi.

*Marco Bollani, Tecnico Fiduciario Anffas, Consigliere Regionale Federsolidarietà Lombardia


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