Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Francesco Rocca (Cri): «A emergenza finita ricordiamoci dell’importanza dell’altro»

La Croce Rossa Italiana è attiva fin dall'inizio dell'emergenza Coronavirus. Sono oltre 150mila i volontari presenti su tutto il territorio tra personale medico e chi si occupa della consegna di medicinali e spesa alla fascia più vulnerabile della popolazione. «Abbiamo fatto una chiamata per i "volontari temporanei"», spiega il presidente Rocca, «per far fronte alle tante necessità del Paese. Le nostre idee siano il faro in questi momenti bui che possiamo e dobbiamo trasformare in una nuova rivoluzione, quella del tempo della gentilezza»

di Anna Spena

La Croce Rossa Italiana è attiva fin dall'inizio dell’allerta Covid19. Una volta scoppiata l'epidemia, in collaborazione con il Ministero della Salute ha iniziato a gestire in sicurezza il trasporto dei casi potenzialmente sospetti verso le strutture sanitarie di competenza, attraverso l’uso dei mezzi speciali di alto biocontenimento predisposti in caso di emergenze sanitarie come questa. «Il paziente numero 1, il famoso Mattia, lo abbiamo preso noi», racconta Francesco Rocco, presidente della Croce Rossa. «Ma già nelle settimane precedenti all’inizio dell’emergenza nazionale i nostri volontari erano attivi per le procedure di misurazione della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia».

Ad oggi la Croce Rossa ha potenziato il numero verde nazionale 800.065510, attivo sette giorni su 7 h 24 che sta svolgendo un lavoro di informazione. Centinaia di chiamate sono arrivate, infatti, negli ultimi giorni da parte di cittadini che chiedono informazioni varie in merito al Coronavirus. Molti sono i quesiti che vengono posti agli operatori soprattutto sul comportamento da tenere in caso di sintomi influenzali o per prevenire eventualmente il contagio o in merito alle ordinanze adottate nelle zone di focolaio del Nord Italia.

Sono oltre 150mila i volontari attivi su tutto il territorio: «Alcuni dei nostri medici e infermieri stanno lavorando nelle zone più delicate, come Bergamo e Brescia», spiega Rocca. «Ma sono tanti volontari impegnati anche nella consegna della spesa e dei farmaci alle persone anziane o che si trovano in condizioni di fragilità».

La Croce Rossa ha aperto un’altra chiamata per i “volontari temporanei” permettendo così a tutti, dopo una breve formazione online, di poter supportare le attività dell’Associazione a favore della popolazione. «Diventare "volontario temporaneo"» dice Rocca, «per far fronte alle tante necessità del Paese. Ma, soprattutto, essendo forti e resilienti. Il pensiero che ci guida, ossia le nostre idee, siano il faro in questi momenti bui che possiamo e dobbiamo trasformare in una nuova rivoluzione, quella del tempo della gentilezza. E mi torna ancora una volta in mente il nostro Padre Fondatore che, nelle sue ultime volontà, chiese di essere sepolto in una fossa comune e spiegò il motivo con questa frase: "l'uomo è irrilevante e insignificante davanti alle proprie idee". Ci risolleveremo, perché i nostri gesti sono il frutto di queste Idee, capaci da quasi due secoli di trasformare la morte in vita».

Come ne usciremo dal Coronavirus? «Stiamo facendo un lavoro enorme», continua Rocca. «La speranza è che di questi giorni ci rimanga la consapevolezza di quanto è importante l’altro. E oggi che ne siamo privati ne sentiamo la mancanza. Manca l’abbraccio. Proprio noi che siamo cresciuti con questa cultura: la carezza nel momento di bisogno. Pochi giorni fa è venuto a mancare Fausto, un nostro volontario, stroncato da Covid19. Volontario da 22 anni nel Comitato di Calvisano, in provincia di Brescia.Ho parlato con la moglie che è rimasta a casa con due figli adolescenti senza l’abbraccio anche fisico di qualcuno, e questa cosa ci fa soffrire. Ma anche il dopo sarà difficile. Avremo l’Italia in grande difficoltà economica e ci vorrà ancora più attenzione ai più fragili. Aumentano e aumenteranno le telefonate di chi vive nel sommerso, con piccoli lavori in nero, che prima non si rivolgeva alla croce rossa o al banco alimentare per sfamare la famiglia».

Dal 26 marzo la Croce Rossa ha anche attivato una linea telefonica dedicata ad assistere psicologicamente gli operatori sanitari impegnati nell'emergenza, che possono contattare psicologi e psicoterapeuti al numero della Croce Rossa 065510 (digitando l'opzione 5) dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00 per ricevere assistenza psicologica qualificata al telefono. Un servizio questo che si aggiunge al Servizio psicosociale per i Volontari e gli Operatori della CRI impegnati nei vari territori e che vuole portare un sostegno e un aiuto a chi in questi giorni è in prima linea nella gestione dell'emergenza sanitaria.

Credit Foto Croce Rossa Italiana


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA